25 10 2025- Appuntamenti di Domenica 26 ottobre 2025

La ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma si congeda dal suo pubblico nel segno del glamour e dell’autorialità. Dopo la notte dei premi, l’Urbe diviene eco delle visioni che hanno attraversato le sale, con una giornata di repliche che suona come un lungo applauso finale: l’occasione per ritrovare, a mente limpida, le opere più significative e premiate del Concorso Progressive Cinema e delle sezioni collaterali.

Alle 11, nella Sala Sinopoli, 40 secondi di Vincenzo Alfieri apre la giornata con il suo ritmo teso e sincopato. Premiato con il Premio Speciale della Giuria al cast, il film indaga il confine sottile fra eroismo e colpa, restituendo un cinema necessario e non convenzionale, che sa misurarsi con l’emozione senza rinunciare alla riflessione.

Anche il MAXXI diviene un mosaico di visioni iridate. Alle 11:30 torna Wild Nights, Tamed Beasts di Wang Tong, Premio per la Miglior Regia, un esordio sorprendente di grande pregio registico che scuote lo spettatore in un noir lirico e cangiante sulla terza età. Alle 16:30 è la volta di Nino di Pauline Loquès, Gran Premio della Giuria, che esplora la perdita e la rinascita con un linguaggio intimo, sospeso tra reale e onirico. Alle 19 si proietta Good Boy di Jan Komasa, con Anson Boon vincitore del Premio “Vittorio Gassman”: un ritratto spietato e contemporaneo della fragilità maschile, tra cinismo e redenzione.

Alle 21:30, Gli occhi degli altri di Andrea De Sica chiude la programmazione del MAXXI con l’intensità dello sguardo di Jasmine Trinca, premiata con il “Monica Vitti” alla Miglior attrice: un film che parla di solitudini e sguardi che si cercano, mentre Roma diventa metafora di un’anima inquieta.

Al Cinema Giulio Cesare, il cinema d’autore incontra quello del reale. Alle 16:30, nella Sala 3, The Things You Kill di Alireza Khatami, Premio per la Miglior Sceneggiatura, affronta la memoria e la colpa con una scrittura limpida e metafisica. Alle 19, sempre in Sala 3, Tienimi presente di Alberto Palmiero — Miglior Opera Prima Poste Italiane — restituisce la fragilità dell’amore e la ricerca di un’identità nel caos dei sentimenti. Alle 21, nella Sala 1, Cuba & Alaska di Yegor Troyanovsky, Premio Miglior Documentario, intreccia due destini ai margini del mondo, nel dialogo tra l’immaginario sovietico e l’orizzonte americano. Alle 21:30, in Sala 3, Roberto Rossellini – Più di una vita di Raffaele Brunetti, Ilaria De Laurentiis e Andrea Paolo Massara, Premio del Pubblico Terna, rende omaggio a un maestro attraverso un racconto che intreccia testimonianza, memoria e passione per il cinema come atto vitale.

Infine, alle 18, il Teatro Olimpico Acea ospita Left-Handed Girl di Shih-Ching Tsou, Miglior Film del Concorso Progressive Cinema. È un ritorno alle origini del gesto cinematografico: lo sguardo marginale che diventa centrale, la voce che si fa corpo e immagine. Un film che suggella la Festa, ribadendo la potenza del cinema nel rivelare ciò che spesso resta invisibile.

In serata, l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone torna a vestirsi di luce per il red carpet di Vita da Carlo 3. Carlo Verdone saluta il pubblico romano con la sua inconfondibile ironia malinconica, trasformando la passerella in un set sentimentale, tra finzione e verità, dove l’attore e il regista si confondono nel racconto di una città che è sempre la stessa, e sempre diversa. È il sipario ideale per questa ventesima edizione: un sorriso che abbraccia il tempo.

La Festa si chiude così, nel segno della tradizione e del rinnovamento. Ogni replica è una seconda possibilità: di vedere ancora, di scoprire di più. E Roma, come ogni anno, si risveglia spettatrice oltre che protagonista di un rito che riaccende l’amore per il visivo e per l’arte che da esso scaturisce.

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Cibema