11.02.2014 – Quando si persegue l’obiettivo della diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro e i soggetti operatori sono INAIL e il Teatro Kismet, il risultato è un lavoro teatrale per prevenire quei tristi epiloghi di vite che si spezzano proprio sul luogo del lavoro. Lo spettacolo è articolato in sette racconti, tratti da “I quaderni della prevenzione. Danni inevitabili o eventi prevenibili?”, interpretati, tra l`altro da Teresa Ludovico, che ne ha curato anche la regia. La scena scarna, grigia ma significativa, costituisce il fermo spazio fisico-temporale in cui vi è il passaggio dalla vita terrena a quella ultraterrena, forse anche paradisiaca, non voluto dal Padreterno, ma dalla limitatezza umana; e come tale non corrispondente a quel sacrificio massimo della perdita della vita che avviene secondo Volontà Divina! E allora l’importanza della prevenzione risalta in maniera particolare proprio in quel momento del passaggio dalla vita alla morte. Condivisibile, pertanto, la scelta di regia di cogliere i racconti relativi agli incidenti mortali sul lavoro per farne una rappresentazione teatrale: la tragicità e crudeltà di questi eventi dovrebbe sensibilizzare maggiormente alla problematica della sicurezza e far adottare conseguentemente idonee misure preventive. Non ultima la visione dello spettacolo vite spezzate. Emilia Brescia