31.10.2023 – Il professore di Supersano (Le) Bruno Contini si è aggiudicato la sezione “Narrativa” del prestigioso Premio letterario Città di Castello, in provincia di Perugia, giunto alla diciassettesima edizione. L’evento conclusivo si è tenuto lo scorso 28 ottobre presso il Teatro degli illuminati. L’ambito riconoscimento è stato consegnato per il romanzo storico inedito La mia alba scritto da Contini. A determinare il successo ci ha pensato una giuria d’eccezione, presieduta da Alessandro Quasimodo: attore, regista e critico letterario, figlio del Premio Nobel Salvatore.

La mia alba

Il romanzo è inedito e sarà pubblicato fra breve. Il punto di vista tematico della vicenda è la ribellione che genera l’eroismo. La storia è ambientata alla vigilia dello sbarco alleato sulla costa occidentale della Sicilia, in piena seconda guerra mondiale. Il giovane salentino Salvatore, protagonista della narrazione, è un soldato-contadino che rifiuta di omologarsi alla logica della dittatura. Egli decide di ribellarsi al regime rifiutando di prendere la tessera del partito che gli garantiva la tessera del pane. La sua alba è l’incontro con Giacomo, una spia italo-americana, che gli permetterà di compiere alcuni atti eroici e realizzare il proprio sogno.

La consegna del premio: perché?

Di seguito quanto deliberato dalla giuria sul romanzo storico di Contini. “Simbolo universale di speranza e liberazione, da sempre l’alba è capace di ispirare gli animi di poeti e narratori, regalando agli oppressi la possibilità di credere nel cambiamento. È difficile, però, muoversi attivamente per cercare la propria redenzione, provare a diventare gli eroi delle generazioni future piuttosto che ammirare i grandi del passato. Bisogna trovare il coraggio di rischiare, occorre avere – o diventare – un ideale da inseguire. Salvatore, giovane salentino antifascista, sperimenterà sulla propria pelle quanto possa essere pericoloso opporsi al regime e combattere per la libertà del proprio Paese”.