26.04.2022 – Lecce si veste di cinema con le “Giornate del Cinema Europeo”. L’evento, previsto per tre mercoledì a partire dal 27 Aprile presso la sala 2 del Multisala Massimo, è uno “spin off” del Festival del Cinema Europeo, giunto alla sua XXII edizione, che quest’anno si svolgerà in autunno.

Premio Lux del pubblico 2022

Nel corso delle diverse serate verranno presentate tre opere giunte in finale al Premio Lux del pubblico 2022, importante riconoscimento istituito nel 2007 dal Parlamento Europeo e ripensato nel 2020, che ogni anno premia la pellicola che più di qualsiasi altra ha saputo tradurre in materia filmica i punti nodali dell’agenda europea.

Le giornate sono l’occasione per porre il pubblico al centro del processo di selezione dei film e nel contempo costituiscono un efficace strumento divulgativo della cultura cinematografica europea.

Oltre ad assistere ad approfondimenti e dibattiti sui temi rappresentati sullo schermo, infatti, il pubblico potrà esprimere, sino al 25 maggio, il proprio giudizio sulle pellicole proiettate attraverso la piattaforma di voto https://luxaward.eu/it#voting divenendo così parte  della più grande giuria d’Europa.

Tra coloro che parteciperanno alla votazione verrà estratto a sorte il vincitore del biglietto per la Cerimonia del Premio LUX del pubblico che si terrà l’8 giugno 2022 presso il Parlamento Europeo a Strasburgo.

I tre film finalisti, ispirati a fatti realmente accaduti, sono una potente lezione sulla devastazione della guerra e sul valore inestimabile della libertà.

Si comincia mercoledì con il già pluripremiato Quo Vadis, Aida? di Jasmila Žbanić, un thriller innovativo ed intrigante che segue le concitate vicende di Aida, insegnante divenuta interprete delle Nazioni Unite a Srebrenica nel 1995 che cerca, in un un crescendo di tensione, di salvare la sua famiglia nascosta fra i rifugiati.

Un film, considerato fra i migliori degli ultimi anni e candidato agli Oscar, che coinvolge fin dalle prime scene attraverso un montaggio serratissimo che conduce lo spettatore al centro della terribile quotidianità del conflitto.

Il secondo appuntamento, previsto mercoledì 4 maggio, è con Great Freedom di Sebastian Meise. È la toccante parabola esistenziale di Hans, imprigionato più volte per omosessualità nella Germania del dopoguerra.

Nel corso delle detenzioni instaurerà un legame via via sempre più profondo con il suo compagno di cella Viktor, omofobo convinto e condannato all’ergastolo per omicidio.

Il film, presentato a Cannes nella sezione An Certain Regard, rilegge i topoi del prison movie per raccontare l’intima difficoltà di essere se stessi in un epoca che non favoriva l’autoaffermazione ed in cui l’omosessualità era perseguita dalla legge.

La rassegna si chiude mercoledì 11 maggio con la proiezione di Flee di Jonas Poher Rasmussen. L’opera, presentata a Cannes e premiata all’ultimo Sundance, si serve dell’animazione in modo sapiente e geniale tra colori coinvolgenti e disegni magnificamente imperfetti per raccontare il fenomeno migratorio salvaguardando l’identità dei soggetti coinvolti.

Un documentario più fascinoso di un film di finzione che racconta attraverso i ricordi del suo stesso protagonista la fuga dolorosa di Amin (nome di fantasia), oggi stimato professore universitario, dall’Afganistan verso la Danimarca durante la guerra afgano-sovietica.

Il film, che è anche un viaggio discreto nella sfera privatissima del suo narratore, è dunque immaginifica catarsi in cui memoria e dolore assumono forma concreta sino a giungere all’essenza della verità.

Tre appuntamenti, dunque, da segnare in calendario e da non perdere per apprezzare (e giudicare) i nuovi linguaggi della cinematografia europea sempre sospesi tra sperimentazione e continuità ma soprattutto per fermarsi a riflettere sui temi che più infiammano il dibattito contemporaneo.

http://www.festivaldelcinemaeuropeo.com/

SIMON