10.08.2021 – Dall’ incontro di due grandi musicisti e compositori di fama internazionale nasce “Crossover“, il nuovo progetto discografico del chitarrista Luca Meneghello e del pianista Michele Fazio, pubblicato dall’ etichetta discografica Abeat Records, disponibile sia in formato fisico che in digital download e streaming.

Con il duo, a suggellare il prezioso scrigno musicale, il basso di Alex Carreri e  la batteria di Martino Malacrida.

Sin dal primo ascolto dell’album si percepisce la qualità artistica e la potenza espressiva e compositiva dei due musicisti, abili funamboli capaci di creare preziosi quadretti musicali tesi a costruire una immaginaria colonna sonora in bilico tra presente e nostalgici ricordi.

Luca Meneghello, ricercato chitarrista tra i più affermati sulla scena italiana per le sue grandi doti tecniche e l’ecletticità stilistica, noto per le sue collaborazioni storiche nei dischi di Mina, Renato Zero e Francesco Renga tra i tanti e il consolidato e raffinatissimo pianista Michele Fazio, originario di Grumo Appula, dotato di un pianismo trasversale mai banale, conosciuto per le sue colonne sonore per i film del compaesano regista e attore Sergio Rubini (“Tutto l’amore che c’è”, “La guerra dei cafoni”), riescono così a creare un sapiente mix di jazz, fusion e musica per immagini.

Sette le composizioni originali scritte a quattro mani ad eccezione del brano di chiusura “Stella by Starlight” di Victor Young.

Il brillante e struggente tocco pianistico del compositore pugliese definito “supermelodista” per la sua capacità di costruire composizioni introspettive caratterizzate da un profondo lirismo ben si fonde con il sapiente tecnicismo di Luca Meneghello, in una perfetta alchimia sonora capace di creare per l’ascoltatore una immaginaria ed evocativa colonna sonora ricca di atmosfere e ricordi personali.

Ma lasciamo la parola a Michele Fazio, che con piacere ci ha concesso una nuova intervista su Puglia Eccellente.

Ben ritrovato Michele qui alla Redazione di Puglia Eccellente. Ci siamo lasciati ad inizio anno con la pubblicazione del tuo straordinario  ultimo progetto discografico “Free” ed ora a distanza di pochi mesi nasce “Crossover” . Raccontaci di come è andato l’anno appena trascorso, c’è da chiedersi forse che il lockdown abbia influito positivamente a livello compositivo ?

E’ sempre un piacere ritrovarsi con Claudia Mastrorilli e con la redazione di Puglia Eccellente.

Ho pubblicato due dischi a distanza di 6 mesi e può sembrare anche troppo è vero, ma questo è il frutto del lavoro degli anni precedenti nei quali si è costruito qualcosa ma che poi si è fermato per quello che è successo. 

Il lockdown per certi versi mi ha messo forse nella condizione, in cui non ti trovi spesso, di raccoglierti e comporre più che puoi.  Io l’ho affrontato così “.

“Free” e “Crossover” sono dischi profondamente diversi stilisticamente. Il primo, più introspettivo, perfetta sintesi tra musica classica e jazz con riferimenti ai grandi maestri di Keith Jarrett e Chick Corea, il secondo più orientato sulla fusion. C’è da chiedersi allora quali siano i punti di contatto  a livello artistico tra i due.

Il punto di contatto tra i due dischi è semplicemente la musica stessa e il desiderio di stimolare la propria creatività al suo servizio.

Sono due dischi apparentemente diversi, ma aventi hanno lo stesso pathos e lo stesso desiderio di scoprire più territori, mantenendo  il proprio stile intatto e sincero.

“Crossover” è nato dalla profonda amicizia personale e musicale tra te e Luca, raccontaci com’è nata l’idea di un disco in duo. 

Io e Luca abbiamo suonato in un tour con Grignani per due anni e spesso lavoriamo in diverse situazioni. Un bel giorno in una jam session di Natale nel famoso locale milanese “La salumeria della Musica“ ci siamo ritrovati ad improvvisare ed é successo qualcosa di magico.

Quando siamo scesi dal palco ci siamo detti : “Forse dobbiamo vederci e scrivere un disco insieme” e così è iniziato tutto, forse per lo stesso approccio verso la musica che abbiamo entrambi.

Le tue musiche si sono sempre ben adattate al commento per immagini, basta pensare alla collaborazione con registi come Mino De Cataldo e Sergio Rubini, amico d’infanzia. Ti capita spesso ad esempio  di comporre pensando ad immagini surreali?

Devo dire che comporre musica per immagini è stata sempre per me un’esperienza stimolante, questo perché la composizione non deve prescindere dall’evento che stai commentando.

Immaginare invece a livello personale è totalmente diverso perché sei solo con te stesso e con la tua stessa emozione, che commenti ed interpreti.

Spesso capita di immaginare e comporre, o ripensare ad un evento per  farne scaturire una composizione che lo rappresenti.

Sia in “Free” che in “Crossover” molta ispirazione è venuta dalle esperienze dei viaggi che ho fatto in questi ultimi anni e dalle impressioni  che ne sono scaturite.

Con immenso piacere, ad ottobre, tornerai per la seconda volta qui al prestigioso “Festival Time Zones” dopo sette anni dall’indimenticabile esibizione al Teatro Forma di Bari, tra i momenti più intensi dell’ intera kermesse diretta da Gianluigi Trevisi. Ci vuoi dare qualche anticipazione? Che formazione hai previsto ? Ci sarà anche come ospite la violinista Aska Kaneko?  

Sono davvero molto felice di ritornare a “Time Zones”, un festival che seguo da quando ero bambino e al quale ho sempre sognato di partecipare.

Sono molto grato a Gianluigi Trevisi, direttore artistico del festival, che mi ha suggerito personalmente la collaborazione con la grande violinista giapponese Aska Kaneko, che ha registrato il brano “Cerchi d’acqua” nel mio ultimo progetto discografico “Free”.

Ad ottobre suoneremo in trio, e sarò accompagnato oltre che da Aska anche dal contrabbassista argentino Carlos Buschini.

Un trio che abbiamo sperimentato in due concerti quest’ estate e che ci ha dato tante soddisfazioni.

Suoneremo così, molti brani del mio ultimo disco ed alcuni scritti a quattro mani da Aska e Carlos.

Non ci resta così che salutare e ringraziare il pianista Michele Fazio, rinnovando l’appuntamento ad ottobre con il Festival Time Zones.

Spotify: https://open.spotify.com/album/0qv2bOOURNUEqArLm5DLrc?si=K_zOrzc8T5G27acBDpG65A&dl_branch=1&nd=1

Artist: Luca Meneghello & Michele Fazio

 LUCA MENEGHELLO                GUITARS

MICHELE FAZIO                         PIANO AND KEYBOARDS

ALEX CARRERI                           BASS AND doublebass

MARTINO MALACRIDA            DRUMS

 Title: CROSSOVER ©   aBEAT 2021

1 Natural Instinct                                                                      4,21

2 Menefazio                                                                              6,37

3 Crossroads                                                                             6,36

4 Trouble in Paradise                                                                6,26

5 Southern Land                                                                        5,58

6 Journey of The Soul (dedicated to Marco Mangelli)             6,52

7 Amsterdam                                                                             4,23

8 Stella by Starlight                                                                   7,23

http://www.lucameneghello.it/

Claudia Mastrorilli