17.02.2021 – Si intitola “Free”  il nuovo progetto discografico del pianista e compositore cinquantasettenne originario di Grumo Appula Michele Fazio.

Pubblicato per l’etichetta Abeat Records il disco è disponibile dal 3 dicembre scorso sulle piattaforme streaming e in formato fisico nei migliori negozi dischi, registrato, mixato e masterizzato nel prestigioso Artesuono Recording Studios da Stefano Amerio (ad eccezione del brano “Cerchi d’ Acqua” registrato negli studi Indiehub di Milano).

A sei anni da  “L’acrobata“, Fazio torna in grandissima forma espressiva in un eccellente trio formato dall’amico di sempre Marco Loddo al contrabbasso e da Mimmo Campanale alla batteria, con la partecipazione di musicisti del calibro di Fabrizio Bosso alla tromba e della giapponese Aska Kaneko al violino, in undici brani originali e una struggente reinterpretazione di” Nel blu dipinto di blu“, con il quale il pianista pugliese rende omaggio alla sua terra e all’immenso Domenico Modugno.

Pianista versatile ed eclettico, Fazio si è fatto apprezzare dal grande pubblico sia per aver lavorato accanto ai grandi nomi della musica leggera come Patty Pravo, Gianluca Grignani e Francesco Tricarico ma soprattutto per la collaborazione con il compaesano Sergio Rubini per il quale come  è noto ha firmato le colonne sonore dei film “Tutto l’ amore che c’è” e “La guerra dei cafoni” oltre che di numerosi spettacoli teatrali.

Un’amicizia nata da sin da piccoli quella tra il compositore e il regista, il cui amore per le proprie  origini non si è mai affievolita come ben si evidenzia nelle loro opere ma soprattutto nel recentissimo cortometraggio che li vede protagonisti dal titolo  “Le chiese“, realizzato con il sostegno di Puglia Sounds, un cammino di parole e musica, tra le chiese della loro città origine.

Tornando all’ ascolto del disco,  ciò che ben si mostra sin dalle prime note oltre all’eleganza e alla fluidità del tocco pianistico è la grande capacità compositiva nella quale giocano in perfetta simbiosi musica classica, il jazz dei grandi maestri come Bill Evans, Keith Jarrett e il compianto Chick Corea e il gusto della melodia e dell’ introspezione, per undici piccoli capolavori di intenso lirismo.

Un viaggio interiore capace di scavare nell’anima. Prima traccia, la malinconica “Anywhere” a cui segue la briosa “Valley of the Silence” ben sostenuta dall’incedere ritmico e preciso di Mimmo Campanale e la ballad “Dedicated to New York” che vede Fabrizio Bosso come indiscusso protagonista, perfetto complice nel tratteggiare un quadro notturno della grande metropoli americana.

In un crescendo, l’ascolto prosegue con “Free Horses“, la spumeggiante “La Festa” caratterizzata da un intercalare latino mai banale e le atmosfere oniriche e nordeuropee di “North Sea” che sembrano rievocare il movimento delle onde marine.

Cerchi d’ Acqua“, brano di grande lirismo ed ispirazione è invece caratterizzato dal canto intenso del violino dell’ asiatica Aska Kaneko che ben si sposa con la successiva “Senza confini“, brano godibile e decisamente vivace, a cui segue la coinvolgente “Tralicci” e l’intima e magistrale versione “Nel blu dipinto di blu“, un omaggio alla Puglia.

Il disco si chiude con “The arrival”  quasi un ritorno circolare di “Anywhere” con i virtuosismi del maestro Bosso per un disco di immensa bellezza per la capacità compositiva e per la profonda ispirazione dei brani, ben suonati e registrati che non fa che confermare Michele Fazio tra i maggiori pianisti ed autori a livello internazionale.

Non ci resta quindi che consigliarne l’ ascolto in attesa di un ritorno in concerto proprio nella nostra regione così come fu per la ventinovesima edizione di Time Zones (2014)  dove l’ esibizione di Fazio al Teatro Forma di Bari letteralmente sold out,  resta tra i momenti più intensi dell’intera kermesse diretta da Gianluigi Trevisi.

Link: http://www.michelefazio.org/

Claudia Mastrorilli