15.08.2021 – Buon Ferragosto amici e buona lettura con Cime sotto l’ombrellone a cura di Stefano Saponaro e Clappey da Cime di Puglia IN&OUT.

In crociera con Bettina

Eravamo sul ponte della nave e ci godevamo finalmente un po’ di quiete dopo la tempesta del giorno prima. Non l’avevo portata lì per caso, al tramonto era prevista l’esibizione di una band e Bettina amava ballare, uno dei suoi più grandi rimpianti di gioventù.

La musica era molto bella ma la pista restava vuota, tutti intimiditi rimanevano seduti nell’attesa che qualcuno rompesse il ghiaccio. Al terzo valzer mi feci coraggio: “la nonn a’ ma balla’?”

Bettina: “manco la bocca devi aprire”.

Dopo un secondo eravamo soli al centro pista sotto lo sguardo curioso di tedeschi e olandesi. A metà ballo sentì picchiare dolcemente sulle spalle, “Giovanotto, posso avere il piacere di ballare con sua nonna?”.

Io mi limitai a sorridere inebetito lasciando posto all’anziano ufficiale della nave. Bettina emise un sospiro lungo un’eternità e sprofondò nello sguardo del simpatico vecchietto, manco fosse Richard Gere.

Lo abbracciò, mi squadrò e intimò: “c sta fasc da, muvt…va picch la macchin fotografc da la cabbin!”.

La notte Bettina faticò ad addormentarsi, continuava a ripetersi come una fanciulla “perché ha scelto proprio me?”. L’indomani al risveglio la ritrovai con la testa nell’oblò e lo sguardo rivolto al mare.

Questo racconto è dedicato a sua figlia Carmela che ne ha ereditato il brio, anche nei momenti più difficili.

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