23.03.2023 – Il Bif&st, Bari International Film&TV Festival, giunto alla sua 14° edizione, torna ad affollare i teatri e le strade cittadine dal 24 al 1° aprile prossimi a Bari, con un format sostanzialmente nel segno della continuità che vede alla sua presidenza per la prima volta il regista tedesco Volker Schlöndorff, vincitore della palma d’oro a Cannes e del premio Oscar per il film “Il tamburo di latta”.

Un cinematico fluire di visioni in un coerente intrico di narrazioni, affastellate un po’ dal caso e po’ dalla necessità di imprimere nel fermo di una immagine istantanei baleni di vita, è pronto a destare ogni interesse spettacolare del pubblico barese.

Un viaggio nel cinema e nelle produzioni seriali italiane e straniere che si snoda intrigante tra anteprime e riscoperte, conversazioni ed incontri, libri ed eventi per seguire la rotta, sempre più tempestosa, dell’audiovisivo nell’era dello streaming. Un percorso accidentato che ha visto ridefinire il rapporto dello spettatore con la sala ormai intesa, ahimè, come curiosa romanticheria d’antan o al più come saltuario diversivo al piccolo “grande” schermo domestico.

Un processo che ci piacerebbe poter invertire ma che di fatto, pandemia a parte, sembra destinato all’irreversibilità ed ad un inevitabile riequilibrio delle forze in campo. Bene fa, pertanto il festival di Bari a ricordarci che il cinema, quello vero ed appassionato non può che passare per la sala (teatro), unico locus di genuina fruizione collettiva e partecipata della materia filmica, sintesi irriproducibile dell’incontro tra produzione e riproduzione dell’opera.

Il festival si apre nel pomeriggio del 24 marzo come di consueto con un evento preinaugurale al teatro Kuursaal Santalucia, la presentazione del docufilm Rumore-Human Vibes di Simona Cocozza cui seguirà un incontro con il musicista e cantautore Roy Paci. Le sonorità engagés di alcuni fra i nostri più noti cantautori (fra cui Ivano Fossati, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Mannarino, Brunori Sas), prorompono sullo schermo per fungere da ancillare voce del dissenso e musicare così, in un ossimorico connubio di levità e abiezione, il silenzio imposto dai governi e regimi totalitari sulle numerose violazioni dei diritti umani (violenze, abusi, migrazioni, genocidi, torture) cui ogni giorno assistiamo attoniti. Un progetto importante, nato in collaborazione con Amnesty International, per non voltare più lo sguardo oltre e abbattere la cinica indifferenza dei salotti buoni.

Il Bif&st, osserva con postura quasi sacrale la sua laica liturgia e conferma le tradizionali articolazioni in sezioni competitive e non e la suddivisione di proposte fra i quattro splendidi teatri cittadini.

Appuntamenti del Teatro Petruzzelli

Il Teatro Petruzzelli è punto di approdo del cinema più iridescente e degli appuntamenti più attesi. Da segnare sin d’ora in agenda, tra le otto interessanti anteprime internazionali serali, il film che apre ufficialmente la manifestazione, il 25 marzo, Il ritorno di Casanova. L’opera, che segna il ritorno dietro la macchina da presa di Gabriele Salvatores, è tratta dall’omonimo romanzo di Arthur Schnitzler ed ha come protagonista Toni Servillo. È il racconto dell’età più adulta del un grande seduttore in cui le pulsioni vitalistiche iniziano a confrontarsi con lo spettro del tramonto. Un testo importante, di grande valenza psicanalitica, che Salvatores ha con maestria adattato per il grande schermo.

 

Da non perdere sempre sul fronte italiano le altre anteprime in programma: Quando, ultimo lungometraggio di Walter Veltroni, tratto dal suo omonimo romanzo che guarda ai mutamenti della società contemporanea con gli occhi di Giovanni, un uomo tornato alla vita dopo oltre trent’anni di incoscienza, interpretato da Neri Marcorè e Mia, nuovo racconto familiare dell’autore de “i nostri ragazzi” Ivano Di Matteo. Il film racconta della casualità di un incontro calamitoso e del suo nemesico portato.

Tante le anteprime internazionali previste in cartellone tra cui la presentazione di Ingeborg Bachmann, nuovo film di Margarethe Von Throtta, fresco di berlinale, che racconta un importante frammento di vita della grande autrice austriaca, Il melodramma bellico Kysset, ultimo film del premiato regista Billy August, il film storico di Clovis Cornillac Couleurs de lincendie che vede fra i protagonisti Fanny Ardant, il polar con Andre Dussolier Le torrent di Anne Le Ny e Air – la storia del grande salto, ultima fatica registica di Ben Affleck, che racconta la nascita di un marchio dello streetwear divenuto ormai leggenda.

I pomeriggi del Bif&st

Le proiezioni pomeridiane sono invece occupate dalla sezione competitiva Panorama Internazionale. Dodici opere a diverse latitudini per percorrere i sentieri dei cinematografi fra sensibilità difformi e temi universali in un magma visivo ricchissimo ed affascinante che non mancherà di stimolare più di qualche riflessione.

La lente dell’arte in movimento osserva, con genuino interesse ogni fenomeno umano e si pone sovente in posizione problematica rispetto a ciò che descrive. Ecco che emergono antitetiche attrazioni (Amusia di Marescotti Ruspoli), tensioni razziali (Chien blanc di Anaïs Barbeau-Lavalette), realtà replicate (Double Life di Enen Yo), distacchi dolorosi (Driving Mum di Hilmar Oddsson), relazioni anticonvenzionali (Kaymak di Milcho Manchevski), condizioni umane irricevibili (Les engagés di Émilie Frèche), spinte libertarie (Los Reyes del Mundo di Laura Mora Ortega), finzioni sempre più realistiche (No End di Nader Saeivar), percorsi di autoafferazione (Punch di Welby Ings), incontri avventurosi (Roxy di Dito Tsintsadze), inquietudini familiari (Storm di Erika Calmeyer), surreali scoperte (Winners di Hassan Nazer, candidato all’Oscar 2023) in un percorso immaginifico che rigetta qualsivoglia linearità tra sfera privata e collettiva.

I film saranno valutati da una giuria presieduta a titolo onorario dal maestro Jafar Panahi e composta dal presidente e critico Jean Gili, dalla produttrice Bettina Brokemper, dall’attrice Valeria Cavalli, dal regista Salvatore Maira, dal regista Pippo Mezzapesa e dalla critica Grazyna Torbicka che attribuiranno tre riconoscimenti al miglior regista, alla migliore attrice e al miglior attore protagonisti.

Le mattine del Bif&st

Al mattino, come consuetudine, Il Teatro Petruzzelli svela il mestiere del cinema attraverso 7 preziose masterclasses con alcuni fra i più noti esponenti del mondo cinematografico fra cineasti, attori, sceneggiatori e produttori che si raccontano senza filtri a margine del film simbolo della loro carriera. Quest’anno è la volta di Gabriele Salvatores, Sonia Bergamasco, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Bentivoglio, Saeed Roustayi, Guido Lombardo e Francesco Piccolo che verranno insigniti in apertura della proiezione serale del Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence.

Gli appuntamenti del Teatro Piccinni

Il Teatro Piccinni ospita, invece, la tradizionale sezione competitiva  ItaliaFilmFest/Nuovo cinema italiano che declina nelle sue diverse forme il sentire filmico dei nuovi cineasti fra freschezza ed innovazione. Sette opere diversissime fra loro che danno il senso di una generazione di filmmaker che ha fatto propria la lezione dei maestri e tenta una ricombinazione personale dei fondamentali dell’immagine.

Lo schermo tratteggia così con sapienza contratture emotive (Scordato di e con Rocco Papaleo), raggelanti menti criminali (Percoco – Il primo mostro d’Italia di Pier Luigi Ferrandini), disimpegnati comings of age (Le mie ragazze di carta di Luca Lucini), dolorosi rapporti vittima-carnefice (Luomo senza colpa di Ivan Gergolet),ricerche dell’identità (Gli altri di Daniele Salvo), strani ricongiungimenti familiari (Tutti i cani muoiono soli di Paolo Pisanu ), magia e maternità (La terra delle donne di Marisa Vallone). Una giuria del pubblico composta da 24 spettatori e presieduta dalla produttrice Donatella Palermo attribuirà al miglior regista il Premio Ettore Scola e ai migliori attori protagonisti il Premio Mariangela Melato e il Premio Gabriele Ferzetti.

Il Piccinni è anche splendido contenitore tematico di rassegne laterali, nient’affatto secondarie, che omaggiano la nostra memoria filmica ed esplorano con la dovuta attenzione lande cinematografiche troppo a lungo colpevolmente disertate per restituire centralità anche in sala a temi di grande rilevanza sociale come il cambiamento climatico e il lavoro. È in questa ottica di riscoperta e valorizzazione che va inteso l’interessante tributo in dieci pellicole alla Titanus, leggendaria casa di produzione cinematografica che compirà 120 anni nel 2024 e il ciclo di incontri e proiezioni delle sezioni Cinema Industria e Lavoro e Cinema & Scienza.

Gli appuntamenti del Teatro Kursaal

Il Teatro Kursaal assume invece duplice veste di casa del cinema più applaudito in sala e di fucina della nuova produzione audiovisiva seriale. La storica sezione Italia Film Fest Best of the Year infatti presenta le opere cinematografiche che hanno incontrato il maggior favore del pubblico e della critica nel corso dell’ultima stagione cui verranno tributati quattordici importanti riconoscimenti.

Quest’anno ad ottenere gli ambiti premi sono TI MANGIO IL CUORE di Pippo Mezzapesa Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista a Tommaso Ragno, Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista a Lidia Vitale, Premio Silvana Mangano per l’attrice rivelazione a Elodie, L’OMBRA DI CARAVAGGIO di Michele Placido Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo a Tonino Zera, Premio Giuseppe Rotunno per il miglior autore della fotografia a Michele D’Attanasio, ESTERNO NOTTE di Marco Bellocchio Premio Furio Scarpelli per la sceneggiatura a Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Premio Vittorio Gassman per l’attore protagonista a Fabrizio Gifuni, NOSTALGIA di Mario Martone Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista a Tommaso Ragno, Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore a Medusa, ERA ORA di Alessandro Aronadio, Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista a Barbara Ronchi, LA STRANEZZA di Roberto Andò, Premio Mario Monicelli per il miglior regista a Roberto Andò, SICCITA’ di Paolo Virzì Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista a Tommaso Ragno, Premio Ennio Morricone per il miglior compositore a Franco Piersanti.

La produzione televisiva, invece, trova organico spazio nell’apposita sezione BariFictionF&st che propone in anteprima assoluta le nuove stagioni di alcune fra le serie italiane ed internazionali più note al grandissimo pubblico. Fra le altre si segnala Il Metodo Fenoglio miniserie prodotta da Rai Fiction tratta dai racconti di Gianrico Carofiglio ed interpretata da Alessio Boni e la serie finlandese Next of Kin di Akseli Tuomivaara.

Le presentazioni al Teatro Margherita

Il Teatro Margherita è un oasi di letteratura cinematografica, isola incontaminata di conversazioni ed incontri a margine, prima ed in costanza delle diverse proiezioni. Uno splendido non luogo che parla del cinema che gli altri teatri irradiano ed entro cui perdersi tra conferenze stampa e interessanti divagazioni saggistico/cinefile. E’ il trionfo della critica e degli autori che mettono a nudo le loro poetiche, i ricordi e segreti della loro arte per restituire al pubblico l’intera esperienza del fare cinema tra passione, aneddotica ed industria.

Certamente da non perdere, all’interno della sezione CINEMA & LIBRI, la presentazione del libro “Il cinema di Elio Petri” di Alfredo Rossi moderato da Jean Gili e David Grieco previsto per il 26 marzo. Un’occasione per riscoprire un cineasta davvero irreplicabile nel panorama cinematografico italiano che ancora oggi dimostra tutta la sua sconvolgente attualità e lungimiranza.

I tributi

Tanti, infine, gli eventi speciali che arricchiscono e completano il carnet di appuntamenti fra i quali non può non citarsi il tributo al grande regista iraniano Jafar Panahi con la proiezione del film Leone d’Oro a Venezia nel 2000 Il Cerchio ed il tributo al produttore ed avvocato Ugo Santalucia, figlio del fondatore del Teatro Kursaal, con la presentazione, nel cinquantesimo anniversario dalla sua uscita, della versione restaurata del capolavoro di Luchino Visconti Ludwig introdotta da Oscar Iarussi, Anton Giulio Mancino, Tonino Pinto e Francesco Santalucia.

Il Bif&st è questo e molto altro ancora, un festival a vocazione maggioritaria e a misura di pubblico che ha scelto una strada plurale e orizzontale, lontana anni luce dalle ingessature del protocollo e perciò istantanea e vivida. Un luogo di ricerca etica ed estetica che guarda fenomenologicamente all’audiovisivo e alla sua grammatica filmica intesa come zeitgeist e nel contempo summa della grande tradizione. Si prega di prendere posto, lo spettacolo sta per cominciare!

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SIMON