30.05.2022 – Lo scorso 26 maggio, presso la Sala conferenze dell’istituto agrario Pantanelli-Monnet di Ostuni, ha avuto luogo il secondo infoday sul tema “Tutelare la biodiversità del Parco delle Dune Costiere“. L’iniziativa fa parte di Best, il progetto strategico del Programma interreg Grecia-Italia con protagonista la Puglia.

L’obiettivo è quello di facilitare quelle azioni che contribuiscono a preservare la biodiversità, attraverso studi e monitoraggio, ma anche mediante l’utilizzo di tecnologie smart a basso impatto ambientale.

Quali tecnologie saranno utilizzate

Durante l’incontro è stata esplicitata la messa in atto di una rete di sensori (telecamere e fototrappole) posizionati in aree rurali e costiere, tramite cui sarà possibile monitorare numerosi parametri ambientali e climatici. I risultati ottenuti permetteranno – poi – di creare una banca dati che, nel tempo, consentirà di valutare l’andamento dell’evoluzione della biodiversità e di intervenire su eventuali criticità e minacce.

Verranno, inoltre, analizzate anche le principali specie vegetali a rischio di estinzione, gli aspetti entomologici e le pressione sulle aree agricole, sulle acque e sull’ambiente marino-costiero.

Best: le aree in cui si sviluppa

Il progetto ha una visione ad ampio raggio e le azioni pilota proposte sono diverse. La prima è proprio quella presentata durante l’infoday ed interessa il versante adriatico tra Polignano a Mare, Monopoli, Fasano e Ostuni. Inclusa anche la zona ionica del Mar Piccolo di Taranto.

La seconda, invece, coinvolge prevalentemente il Salento e riguarda lo studio degli impatti di specie aliene, in particolare degli effetti della Xylella.

Per lo svolgimento delle attività va segnalata la cooperazione tra il Dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana della Regione Puglia, la Regione delle Isole Ionie (capofila), la Regione dell’Epiro e la Regione della Grecia Occidentale.

L’infoday, il suo svolgimento

La scelta della sede non è stata affatto casuale, perchè l’istituto agrario è collocato proprio a ridosso del Parco Naturale delle Dune Costiere.

All’incontro, dal forte valore educativo, hanno partecipato 120 studenti del corso di Gestione dell’ambiente e del territorio. Oltre a loro anche Luigia Brizzi, dirigente del Servizio affari generali del Dipartimento ambiente, paesaggio e qualità urbana della Regione Puglia ed Annarita Angelini, presidente del Parco naturale regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo. In più anche i referenti del progetto della Regione Puglia e gli operatori che stanno svolgendo le attività di studio e di analisi in campo: Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Biologia, Csn – Centro studi naturalistici, Erse, Politecnico di Bari/Università degli Studi dell’Aquila, Gal – Gruppi di azione locale sud est barese, Sinagri, Iteras – Centro di ricerca per la sostenibilità e l’innovazione territoriale, Rti Colangelo-Rdm Progetti.