5.08.2025 – L’estate musicale del Locus Festival ha regalato, domenica 3 agosto, uno degli appuntamenti più attesi dell’intera rassegna: il concerto di Morrissey, all’anagrafe Steven Patrick Morrissey, andato sold out già da diverse settimane, con richieste arrivate da tutta Italia e dall’estero.

La location dell’evento, decisamente suggestiva, è stata il Foro Boario di Ostuni, ai piedi della “Città Bianca”. Le sue incantevoli case imbiancate a calce e le luci serali hanno fatto da cornice ideale alla musica di “The Moz”. Migliaia di appassionati hanno riempito l’area concerto, e molti – pur senza biglietto – si sono accalcati lungo le cinte del centro storico per ascoltare il loro idolo. Dopo alcune cancellazioni nel suo ultimo tour, l’attesa era accompagnata da un po’ di apprensione. Ma questa volta il ritorno in Italia è stato confermato da cinque date di grande successo: Roma, Catania, Lucca, Gardone Riviera e Ostuni. Un risultato possibile grazie alla direzione artistica di Bass Culture, da anni protagonista di eventi musicali di alto livello.

Morrissey

Una carriera artistica leggendaria per Morrissey, nato nel 1959 a Old Trafford, nell’area di Manchester, e di origini proletarie e irlandesi, considerato uno dei più grandi parolieri della musica britannica. Il Daily Telegraph lo ha inserito nella classifica dei “100 geni viventi”, mentre nel 2023 ha ricevuto il prestigioso Ivor Novello Award per il suo contributo alla musica. Più recentemente, ha ottenuto il Social Vanguard Award 2024 per il suo impegno nella difesa dei diritti degli animali.

In linea con i suoi principi etici, vegetariano e attivista convinto, Morrissey ha vietato la vendita e il consumo di carne e pesce all’interno delle aree concerto. Carismatico leader degli Smiths, una delle band più influenti della storia della musica britannica, ha lasciato un’impronta indelebile con soli quattro album in studio: “The Smiths” (1984), “Meat Is Murder” (1985), “The Queen Is Dead” (1986) e “Strangeways, Here We Come” (1987). Una carriera artistica che è proseguita con successo da solista, dopo lo scioglimento della band nel 1988, pubblicando 14 album in studio, tra cui “Viva Hate” e il più recente “Bonfire of Teenagers”, con ospiti come Iggy Pop, Chad Smith, Flea, Josh Klinghoffer e Jesse Tobias.

Il segreto del suo successo è lo stile inconfondibile. Un timbro vocale unico, liriche ispirate ai classici della letteratura britannica – da Oscar Wilde a Virginia Woolf – e un forte legame con la cultura italiana, da Pasolini a Visconti, fino all’amatissima Anna Magnani.

Morrissey è anche noto per le sue posizioni politiche forti e spesso controverse, come dimostra un celebre brano del 1988 in cui auspica la “ghigliottina per Margaret Thatcher”.

Live di Ostuni: energico, passionale e pieno di ricordi

Fin dalle 18.30 una lunghissima fila ha atteso l’apertura dei cancelli, avvenuta circa un’ora dopo. Le proiezioni di immagini -– dai Ramones a Massimo Ranieri e per fino Little Tony, hanno anticipato l’entrata in scena di Morrissey che si è presentato in abito blu scuro, con un mazzo di fiori in mano, incitando il pubblico con un energico: “Andiamo, andiamo, andiamo!

Il pubblico, sebbene dotato di posti a sedere, si è alzato in piedi sin dalle prime note. Il live è partito con “How Soon Is Now?”, uno dei brani più iconici degli Smiths, accolto da un vero e proprio boato. Con Morrissey sul palco, una band d’eccezione formata da: Jesse Tobias e Carmen Vandenberg (chitarrista di origini italiane), Juan Galeano Toro (basso), Camilla Grey (tastiere), Matt Walker (batteria). Le emozioni del pubblico si percepiscono brano dopo brano: “Suedehead”, dal suo primo album solista Viva Hate, e tre perle degli Smiths: “Please, Please, Please Let Me Get What I Want”, “Half a Person”, “I Know It’s Over”. Morrissey, particolarmente simpatico, ha scherzato con il pubblico dicendo: “Ieri notte ho dormito in un hotel molto bello, infestato dai fantasmi. C’era un fantasma nel mio letto”.

The Moz non fa che ringraziare ripetutamente il pubblico letteralmente in delirio, e dopo aver avvistato un drone in cielo, mostrando curiosità, resta a torso nudo concedendosi completamente, per poi indossare una t-shirt bianca e chiudere la sua performance dopo oltre un’ora e mezza, dimostrando di essere in forma smagliante.

Un concerto memorabile, indelebile per chi ha avuto la fortuna di esserci. Un evento che ha portato ancora una volta Ostuni e la Puglia al centro della scena musicale internazionale. Grazie, Locus Festival!

https://www.locusfestival.it/

Foto: pagina FB del Locus Festival

Claudia Mastrorilli