7.08.2015 – Locomotive come locomotiva e jazz come viaggio all’interno di un universo sonoro in bilico come un equilibrista, tra mente, corpo e passione. Il Locomotive Jazz Festival in collaborazione con la città di Lecce diretto dal sassofonista salentino Raffaele Casarano ha festeggiato il suo decennale proprio con il tema dell’ “equilibrista”, personaggio simbolo della kermesse sonora in un programma ricco di eventi musicali interamente sold out. Dieci date, dal 26 luglio al 4 agosto, sei di queste itineranti e quattro che si sono svolte a Lecce, prediligendo location e scenari naturali atti a sensibilizzare la tutela delle bellezze storiche ed architettoniche del nostro territorio, in linea con il FAI- Fondo Ambiente italiano. Media partner della manifestazione, come nelle precedenti edizioni, Radio Rai.

Ricchissimo il programma per festeggiare l’ importante anniversario tra degustazioni enogastronomiche, eventi speciali, dibattiti, mostre fotografiche e workshop come l’ interessante “Musica e mente: la percezione” diretta dal dott. Donato Fusillo, specialista in neurologia e neurofisiopatologia ed il seminario di fotografia tenuto da Andrea Boccalini, organizzato dalla Leica Akademie.

Grande successo per il progetto “From Station to Station” (realizzato con il sostegno di Puglia Sounds) con due tratte partite il 30 luglio da Bari SudEst verso Lecce e da Gallipoli a Lecce sullo storico Salento Express con a bordo musicisti e band jazz ( Cesare Dell’ Anna & Opa Cupa, Larry Franco Jazz Society).

Data inaugurale a Santa Maria di Leuca il 26 luglio con la toccante “Preghiera in mare con la musica di Raffaele Casarano (sax) , Marco Bardoscia (contrabbasso) e Antonello Salis (fisarmonica) dedicata alle vittime del nostro Mediterraneo, in linea con le ultime tragedie accadute, per poi proseguire il 27 luglio a Leporano nel Parco Archeologico Saturo, con il concerto del fisarmonicista Luciano Biondini ad accompagnare con le sue note il sole in tramonto. Tra i  “Racconti in equilibrio” e le poesie degli scrittori Livio Romano e Aldo Nove, caratterizzanti della giornata del 28 luglio,  la kermesse intensifica il suo programma e ci spostiamo così verso Torre Lapillo, il 29 luglio con il concerto di Luca Aquino (tromba), Carmine Ioanna (fisarmonica) e Carla Casarano (voce). Il trio ha presentato “AQustico”, il secondo album pubblicato per la Tuk Music di Paolo Fresu nel quale coesistono magistralmente tutti gli universi sonori del trombettista di Benevento, dal free, al jazz, al progressive e alla musica da film. E’ la volta quindi, il 31 luglio di Bebo Ferra e  Javier Girotto, protagonisti di “Kaleidoscopic Arabesque” al Castello di Acaya .

Terminano così le date itineranti per spostarci nei concerti eventi della rassegna all’interno del suggestivo Anfiteatro di Lecce che ha visto avvicendarsi nomi tra i più prestigiosi dell’ intero panorama jazzistico internazionale. Ad aprire la serata del primo agosto così come le successive altre tre, i ragazzi vincitori del bando Locomotive Giovani 2015 reduci da una intensa preparazione artistica e live. E’ la volta quindi della onirica e suggestiva  “Preghiera in mare” composta dallo stesso Raffaele Casarano a Parigi ed eseguita in solo, accompagnato dalla danza aerea di Valentina Franchino  ispirata dallo stesso tema del festival a cui segue l’unica data del Nordic Duo composto dal sassofonista, compositore e polistrumentista britannico John Surman e dal pianista norvegese Vigleik Storaas.

A seguire come ogni sera jam session con tutti i musicisti del festival al Museo Ferroviario, con “Locomotive party”. David Linx e Diederik Wissels hanno invece aperto, in una travolgente performance pomeridiana all’ ex Convento dei Teatrini, la seconda giornata a Lecce a cui è seguito sempre nella location dell’ Anfiteatro, il concerto di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, bandoneista marchigiano, che hanno presentato il nuovo progetto discografico “In maggiore” pubblicato dalla prestigiosa etichetta ECM. Un progetto nato dopo l’ incontro avvenuto con il precedente progetto “Mistico Mediterraneo” ed i numerosissimi live, nei quali i due musicisti hanno riscontrato profonde affinità musicali in bilico tra la comune passione per la musica classica, etnica e l’ elettronica. In “In maggiore “i due jazzisti riscoprono la dimensione più intima dell’ acustico in un concerto che in apertura presenta una cadenza più classica per poi dipanarsi in un crescendo di emozioni, tra composizioni originali a firma di Di Bonaventura come “Calmo”, e proseguire con “Non Ti Scordar di Me” (Beniamino Gigli), la ninna nanna bretone che ha ispirato ” Ton Kozh” di Fresu, sino a toccare paesi come il Brasile, Cile e Uruguay con  “Se Va la Murga ” di Jaime Roos sfiorando la tanto amata  Argentina, paese ispiratore per il bandoneon del musicista marchigiano.

Grandi emozioni quando Paolo Fresu lascia il palco per poi proseguire la sua performance musicale, scendendo scalzo dalle scalinate dell’ Anfiteatro e continuando a duettare simbioticamente con Di Bonaventura. Il pubblico in standing ovation, acclama fortemente i due musicisti per il bis. Paolo Fresu dedica il concerto a Vic Albani per il giorno del suo compleanno e si prosegue  così con un pensiero ai piccoli emigranti che ogni giorno lasciano le coste del Nord Africa per una vita migliore. Un omaggio quindi all’infanzia con il minuetto in sol minore di J.S.Bach , per chiudere in bellezza con “Te Recuerdo Amanda”, la canzone dedicata alla madre dal cantautore cileno Victor Jara, poi torturato ed ucciso dai golpisti,  diventata quasi una sorta di inno nazionale laico del Cile post-dittatura dopo l’ interpretazione del duo in un concerto dinanzi a seimila persone tutte in piedi al suono delle prime note.

Ma il viaggio sonoro del Locomotive Jazz Festival prosegue inesorabile la sua corsa, con la giornata del tre agosto, dove l’ instancabile padrino del festival Paolo Fresu, ha suonato in solo nella mattinata alle 11.30 nella suggestiva location delle Cantine Apollonio di Monteroni di Lecce, brindando al vino con il pubblico accorso numerosissimo all’ evento, per poi ritornare sul palco dell’ Anfiteatro di Lecce in serata con il progetto ” Heartland”. Concerto  evento della kermesse in anteprima mondiale per il Locomotive Jazz Festival, “Heartland” ha visto sul palco, accanto al trombettista sardo, il contrabbassista Christophe Wallemme, il pianista Diederik Wissels, l’esilarante e travolgente David Linx alla voce, il percussionista fantasista Michele Rabbia e gli  Alborada String Quartet (Anton Berovski e Sonia Peana ai violini – Nico Ciricugno alla viola – Piero Salvatori violoncello). Un progetto nato in trio oltre quindici anni fa racconta Fresu , concretizzatosi solo ora in un album che uscirà a novembre per la Tuk Music. In scaletta i brani dell’ album a cominciare da “As one”, “December”, “This dwelling place”, The whistle blowers” fino a raggiungere momenti di intenso lirismo con il brano d’ amore “Le tue mani” di Pino Spotti, dedicato da Paolo Fresu, visibilmente commosso, al compagno d’ avventure musicali Marco Tamburini, tragicamente scomparso in un incidente in moto, più volte ospite del festival Time in Jazz che lo stesso trombettista sardo organizza nel suo paese natale Berchidda ogni anno.

Ma la notte è ancora lunga e non ci resta quindi, che raggiungere la caratteristica scogliera di Marina Serra di Tricase, uno dei punti più ad est d’ Italia, per festeggiare con la super ospite Fiorella Mannoia l’ alba dell’ ultima giornata del festival . Accompagnata da un sestetto d’ eccezione formato da Raffaele Casarano, William Greco, Marco Bardoscia, Marcello Nisi, Alessandro Monteduro e Carlo de Francesco, la cantante romana ha cullato dolcemente con la sua voce calda e suadente le oltre seimila persone giunte da ogni parte d’ Italia, sino al nuovo giorno.  Ad aprire il live, alle 4 del mattino, il brano di Lucio Dalla “Se io fossi un angelo”, seguito da “Ho imparato a sognare” dei Negrita, una toccante versione di “Oh che sarà” di Ivano Fossati e “In Viaggio” a sua firma. In una escalation di emozioni, ben sorretta dal pubblico la Mannoia prosegue la sua performance omaggiando altri grandi cantautori della scena italiana ed intona “Sally” di Vasco Rossi e ancora “ Cara” di Lucio Dalla, “ Sulo pe’ parlà ” di Pino Daniele, “ La casa in riva al mare” di Dalla e per concludere,  “Via con me ” di Paolo Conte.

Grande festa finale di chiusura del decennale con i Funk Off, la prima funky marchin’ band italiana, capaci di fondere il groove della black music, il jazz e la melodia della musica italiana in una miscela esplosiva. A loro è stato affidato il compito di aggirarsi per le strade del capoluogo barocco per poi aprire la strada alla serata finale nell’Anfiteatro Romano, con una performance introduttiva del giovane pianista Danilo Tarso, a cui è seguita la brillante performance del trio Fabrizio Bosso, Julian Oliver Mazzariello e Fabio Concato, protagonisti del concerto sold out “Canzoni”. Un mix di brani del cantautore milanese e di altre canzoni d’ autore, tra i quali “Diamante” di Zucchero, “ Io che amo solo te” di Sergio Endrigo o “ Anna verrà” a firma Pino Daniele aventi come comune denominatore la passione e l’ intima alchimia delle piccole cose.

Una serata di grande successo, il cui devoluto è stato interamente devoluto in beneficenza, grazie alla collaborazione con la onlus Triacorda, per la costruzione di un ospedale pediatrico all’avanguardia e di riferimento per l intero territorio. Un bilancio più che positivo per questo fortunatissimo decennale, conferma che il Locomotive Jazz Festival rappresenta una delle maggiori kermesse musicali internazionali oltre che ad essere, come afferma lo stesso padrino Paolo Fresu,  “uno di quei festival che fa respirare la musica” . Non possiamo quindi, che attendere con ansia la prossima edizione, magari così come già accennato dall’instancabile Raffaele Casarano,  con undici date di grande musica come sempre.

Claudia Mastrorilli

Foto: Gianni Cataldi