4.08.2023 – La mia macchina segna 38 gradi. Fuori il vento latita, mentre il sole brucia sulla pelle. Sono le 13 esatte di un 4 agosto speciale. Sono a Bari, la mia città, e mi appresto a gustare un pezzo di focaccia.
Rappresenta tutto il gusto, autentico, del mio passato che mi ha visto crescere su queste strade che trovo, in pochi anni, decisamente cambiate.
Più pulizia, più cemento, più traffico: una cosa non è cambiata. Il profumo, il gusto della focaccia.
Entrando nel panificio, uno dei più conosciuti da queste parti, ecco una novità per reali golosi: il panettone di Ferragosto.
“E’ un classico panettone natalizio che i nostri clienti, da qualche tempo, amano assaporare anche in piena estate“. Chiarisce immediatamente la commessa già intenta a consegnarmi scontrino e preziosa merce.
Esco dall’esercizio commerciale con una ruota di focaccia classica più un “rinforzino” per me da assaporare subito, un pezzo di speciale ai cereali, 3 cornetti rustici e un mega sorriso di chi mi ha servito. Totale 12.50 euro.
Il panettone? L’ho ordinato. Passerò a prenderlo domani perché qui è sempre un po’ Natale.
Giuseppe Saponaro