21.04.2017 – Favole di sabato pomeriggio alla Casa delle Culture di Mola di Bari (Palazzo San Domenico – ex Municipio), dove con «Il meraviglioso mago di Oz» il 22 aprile parte la terza edizione del ciclo «Leggere le fiabe», otto appuntamenti sino al 10 maggio (con inizio alle ore 17.30) curati dalla Compagnia Diaghilev nell’ambito del Progetto Arti_fici/Bollenti Spriti promosso dal Comune di Mola di Bari Assessorato alla Cultura, dalla Regione Puglia Assessorato alle Politiche Giovanili e dall’Unione Europea.

La rassegna, rivolta al mondo dell’infanzia e riservata ai bambini di età compresa tra 4 e 10 anni e alle famiglie (l’ingresso è gratuito, anche per gli accompagnatori, sino ad esaurimento dei posti con prenotazione obbligatoria al 333.1260425), prevede un ciclo di letture animate di alcune tra le fiabe più belle e più note, eseguite dagli attori della compagnia Diaghilev con l’obiettivo di stimolare nei più piccoli il piacere della lettura attraverso il gioco del teatro.

Dopo l’inaugurazione di sabato 22 aprile con Carlo D’Ursi, che interpreterà «Il meraviglioso mago di Oz» di Lyman Frank Baum, la programmazione proseguirà il 29 aprile con Elisabetta Aloia in «Piccole donne crescono» di Louisa May Alcott, il 6 maggio con Marianna Di Muro in «Mignolina» di Hans Christian Andersen, il 13 maggio con Vito Lopriore ne «Il piccolo abete» e «Il soldatino di stagno» di Hans Christian Andersen, il 20 maggio sempre con Marianna Di Muro in «Robin Hood», il 27 maggio ancora con Elisabetta Aloia ne «Il lupo e i 7 capretti» e «Cenerentola» dei fratelli Grimm, il 3 giugno con Francesco Lamacchia ne «Il giornalino di Gian Burrasca» di Vamba e il 10 giugno con Giulia Sangiorgio ne «La sirenetta» di Hans Christian Andersen.

La lettura è uno strumento perfetto e impareggiabile che favorisce l’arricchimento e la comprensione del linguaggio, aiuta a esternare e capire le proprie emozioni, permette di crearsi immagini mentali, educa al gusto, invita al dialogo e alla condivisione e rende più facile il percorso scolastico.

Senza contare che le fiabe sono la risposta alle domande immaginifiche e alle paure dei bambini perché descrivono situazioni che incoraggiano a riflettere e ad elaborare le difficoltà tipiche della crescita.

L’incanto delle fiabe sta nei loro archetipi, nelle situazioni che si ripetono simili in storie anche appartenenti a civiltà diverse e lontane. E il bambino, che ha un’attrazione innata nei confronti dell’affabulazione, sia quando parla che quando ascolta, attraverso il racconto riesce a trovare soluzioni.

http://www.centrodiaghilev.it/