24.03.2021 – C’è davvero qualcosa di singolare nei colori e nella luce delle terre di Puglia, una formidabile ed unica palette intrisa di primigenia naturalità in grado di incorniciare perfettamente ogni sorta di racconto per restituirne verità e straordinaria bellezza.

E così la faglia di Gravina, la cava di bauxite di Spinazzola, Altamura e Ginosa divengono splendidi ed atipici scenari del western borbonico tutto al femminile “Il mio corpo vi seppellirà” dal 12 marzo in streaming su Chili.

Nelle intenzioni del regista Giovanni La Pàrola c’è di ampliare i codici del nuovo cinema di genere italiano proseguendo il percorso di libera sperimentazione intrapreso da registi come Mainetti e Genovese.

La Pàrola però, si spinge oltre ritracciando i confini narrativi di un genere che il nostro audiovisivo sembrava aver accantonato per sempre, il western, attraverso una moderna parabola di frontiera che mescola sapientemente il dramma storico con il pulp dimostrando di saper argutamente parlare in chiave contemporanea del nostro ottocento, della condizione femminile e della questione meridionale.

Il film, racconta l’Unita d‘Italia da un osservatorio inconsueto e  molto poco frequentato, quello dei villaggi del Regno delle due Sicilie che all’Unità si opponevano vedendo nelle milizie dell’Esercito Sabaudo degli usurpatori da respingere con ogni mezzo.

In questo moto di indomita resistenza gli abitanti delle terre sicule ancora senza legge si affidavano a bande armate di briganti dall’agire efferato e spregiudicato.

Seguiamo, così, in una storia di affermazione ed emancipazione, l’ansia di vendetta di quattro spietate brigantesse, le Drude, tradite ognuna a suo modo dal proprio tempo ed interpretate da Margareth Madè, già volto della Sicilia tradizionale in Baarìa, Rita Abela, Antonia Truppo e Miriam Dalmazio.

Errè, la protagonista, il cui urlo di battaglia dà il titolo al film, è una donna ferita e coraggiosa che non esita ad utilizzare la violenza per giungere alla verità sul suo doloroso ed oscuro passato.

Il mio corpo vi seppellirà, dunque, si inerpica su sentieri spesso inibiti al cinema italiano saccheggiando a piene mani non solo la gloriosa tradizione western italiana, penso all’ineguagliato Leone ma anche l’apicalità della produzione di genere d’oltreoceano, su tutti Tarantino e Raimi.

Il risultato è un prodotto complesso e ricco di spunti che al netto di qualche lungaggine risulta capace di coniugare l’intrattenimento con la grandiosità delle nostre vicende storiche suggerendo importanti riflessioni su questioni mai sopite e neppure risolte che meritano di animare ancora i nostri dibattiti.

BUONA VISIONE !

Silvestro Carlo Montrone