19.11.2018 – Domani sera, martedì 20 novembre alle ore 21, presso il Teatro Traetta di Bitonto, Erri De Luca e Cosimo Damiano Damato raccontano i migranti “Se i delfini venissero in aiuto”. 

E’ il racconto del diario di Erri De Luca a bordo dalla nave Msf, in scena lo stesso scrittore e poeta Erri De Luca con il regista e sceneggiatore Cosimo Damiano Damato con le musiche eseguite dal vivo da Giovanni Seneca e Anissa Gouizi .

“Un reportage – spiega Damato – che si fa racconto civile, feroce, umano, biblico, necessario, musicale”. A scandire i racconti di Erri De Luca la chitarra battente mediterranea di Seneca e la voce di Anissa Gouizi: sonorità raffinate popolar-world con affondi afroeuropei, contaminazione fra Mediterraneo e Levante per allattarsi alla multiculturalità, esperanto e vocabolario sonoro di pace e integrazione fra popoli.

“Io sto con questi pescatori di uomini che salvano migranti nel Mediterraneo – racconta Erri nella sua cronaca di viaggio di solo andata in margine a una verità ferita – Non ho uso di tatuaggi, la mia superficie riporta solo i segni degli anni. Ma gli avvenimenti del mondo che mi hanno coinvolto fisicamente mi hanno inciso tatuaggi dalla parte interna della pelle. Le due settimane a bordo mi hanno impresso un tatuaggio nuovo: una scala di corda che pesca nel vuoto. Dal suo ultimo gradino ho visto spuntare una per una le facce di chi risaliva dal bordo di un abisso. Stipati in una zattera, scalavano i gradini della loro salvezza”.

Insieme ai racconti di Erri De Luca prendono voce anche le parole degli operatori di MSF attraverso le letture di Cosimo Damiano Damato da Lettere dal cuore dei conflitti, l’autore pugliese dona la sua voce anche ai versi scritti dal giovane Segen, un ragazzo eritreo morto di fame a Pozzallo subito dopo essere sbarcato.

Lo spettacolo, che nasce dall’esperienza di De Luca in mare sulla nave salvagente di Medici Senza Frontiere è anche un viaggio nella poesia del novecento: da Izet Sarajlic a Nazım Hikmet, i loro versi sono scanditi dalle contaminazioni musicali del mediterraneo che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia, Balcani ed arriva fino alla tradizione partenopea con alcune vere perle scritte dallo stesso poeta napoletano come “Variante di canzone” e “Solamente mio” e con l’omaggio a Gianmaria Testa con la sua “18000 giorni“, scritta dal cantautore piemontese per De Luca ed i versi di “Barca scura” letti da Damato.