3.03.2020 – Il mese scorso è andato in scena il nuovo progetto teatrale, a cura di Thea3, “Via Crispi in fondo”, libero adattamento del classico americano Spoon River, testo e regia di Maurizio Sarubbi, con Susi Rutigliano, Mina Albanese, Antonella Ranieri, Enrico Milanesi Amendoni e Maurizio Sarubbi. Audio e luci: Luigi Biancoli. Grafica: Maria Pastore.

L’Antologia Spoon River fu scritta da Edgar Lee Masters (1868-1950) che nacque nel piccolo villaggio di Petersburg e, successivamente, si spostò con la famiglia a Lewistown sulle sponde del fiume Spoon. Figlio di un avvocato, Masters perseguì la carriera legale ma fu da subito attirato dalla letteratura.
Così nel 1914 mentre leggeva L’Antologia Palatina, una raccolta di piccoli componimenti tristi, satirici o divertenti, scritti per qualcuno o qualcosa con lo scopo di indurre il lettore in riflessione e a seguito di qualche pettegolezzo con la mamma, cominciò a farsi strada la poesia americana del 1900.

Avendo sempre vissuto in piccole realtà a Masters non mancavano fonti succulente di ispirazione, così nacquero una serie di storie sotto forme di epitaffi in cui non risparmiò nessuno, tutti gli scheletri furono tirati fuori dall’armadio degli abitanti del villaggio: vigliaccheria, affari loschi, omicidi, maltrattamenti e simili. I nomi furono cambiati ma ognuno riconobbe se stesso. L’antologia fu un enorme successo ma lui fu radiato dal suo paese e morì in miseria e solitudine. Spoon river uscì nel 1915 e trovò in Ezra Pound il suo primo sostenitore, poi negli anni 60 grazie a Fernanda Pivano e Cesare Pavese il libro uscì in Italia e fece proseliti in tutta l’Europa.

Nel lavoro di Sarubbi Spoon River diventa Via Crispi in fondo, luogo in cui è collocato il cimitero di Bari.
Due uomini e una donna perdono il pullman e si ritrovano a passare la notte in questo luogo ameno, dove aleggiano alcune anime chiacchierine con tanta voglia di raccontare.

Tra una storia e l’altra emergono prepotenti i vissuti personali dei tre protagonisti che, nel finale, decideranno di cambiare la loro vita. A volte ci vuole l’incontro giusto per guardare meglio la propria realtà personale.
Molto profondo il lavoro di Sarubbi che, come di consueto, viene presentato con leggerezza e simpatia senza però tralasciare il dramma che, in questo contesto, riveste un ruolo importante. Sarubbi non perde mai di vista il punto di partenza, ossia Spoon River, ma lo alleggerisce senza togliergli l’intensità.

Gli attori bravi tutti, nessuno escluso, il testo non è affatto facile e loro si sono dimostrati assolutamente all’altezza. Suggestive le scelte registiche ed efficaci i giochi di luce che aiutano a caratterizzare bene tutti i personaggi, soprattutto nei loro monologhi.

Via Crispi in fondo è uno spettacolo coraggioso e interessante che mette in primo piano l’uomo, spogliandolo delle sue maschere e portandolo in scena così com’è, nei suoi limiti, nei suoi drammi e anche nelle sue scelte scandalose.

Il prossimo spettacolo si terrà, presso il Piccolo Teatro Eugenio D’Attoma di Bari, sabato 22 febbraio ore 21 e domenica 23 febbraio ore 18,30.
Info e prenotazioni 3496673986
Costo biglietto € 12

Foto di Antonio Sorrento

Articolo di Manuela Bellomo