19.02.2022 – Domenica 20 febbraio, alle 19.00, il Teatro Traetta di Bitonto ospita il coreografo e danzatore tedesco Philippe Kratz, un appuntamento attesissimo nella programmazione della rassegna L’arte dello spettatore organizzata all’interno dell’ottava edizione del Network Internazionale Danza Puglia e sostenuta da Comune di Bitonto e Teatro Pubblico Pugliese.
Kratz, eccellenza nel panorama coreografico internazionale, noto in Italia per la sua lunga collaborazione con l’Aterballetto e il successo della coreografia Solitude Sometimes, firmata per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano lo scorso anno, porta a Bitonto due creazioni: O e Open Drift.
O è un piccolo capolavoro dal ritmo inarrestabile che cattura lo spettatore in modo ipnotico, un duo intepretato dallo stesso coreografo Philippe Kratz e Casia Vengoechea danzatrice e coreografa statunitense che dopo il diploma alla Juilliard School di New York ha danzato, tra gli altri, con il Nederlands Dans Theatre.
L’idea alla base della creazione è l’eternità e come il suo raggiungimento sia l’obiettivo finale dell’umanità. Come accaduto ad esempio, nell’estate del 2017, a Hong Kong, quando per la prima volta due robot umanoidi hanno interagito l’uno con l’altro. In quell’occasione è diventato chiaro a tutti che un futuro, in cui l’intera conoscenza umana viene trasmessa da materiale inorganico comunicante, è a portata di mano.
O può essere visto come due esseri umani o due robot che celebrano questo avvenimento in uno stato di trascendenza e realizzazione emotiva, in cui entrambi si muovono insieme al ritmo infinito dei loro cuori inarrestabili. Oppure, come il computer dell’astronave Hal nel film di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio” quando dice in modo illusorio: “So di aver preso alcune decisioni molto scarse di recente, ma posso darti la mia completa assicurazione che il mio lavoro tornerà alla normalità. Ho ancora il massimo entusiasmo e fiducia nella missione. E voglio aiutarti.”
Nella serata in programma il 20 febbraio al Teatro Traetta di Bitonto seguirà una seconda creazione firmata da Philippe Kratz e commissionata dal Festival Operaestate di Bassano del Grappa dal titolo Open Drift, in scena Antonio Tafuni e Nagga Baldina accompagnati dalle musiche originali di Borderline Order. “Se potessi immaginare un modo per rimanere perennemente in transizione, nello sconnesso e nell’ignoto, potrei rimanere in uno stato di perenne libertà” afferma Philippe Kratz citando David Wojnarowicz.
E nella sua rilettura del cigno Kratz parte dal concetto di transizione come elemento connaturato al fluire dell’esistenza. Questo transitare prende forma in due corpi che si incontrano per caso nel flusso delle loro esistenze, prima di ripartire e vagare ciascuno verso direzioni ignote, dopo aver migliorato ciascuno la vita dell’altro. Come cigni che sull’acqua vagano, si incontrano e si separano.
A chiudere la serata del 20 febbraio in programma il consueto appuntamento A bordo palco: in dialogo Ezio Schiavulli con il coreografo Philippe Kratz e gli interpreti delle creazioni per raccontare esperienze e vissuti che appartengono al progetto artistico e incontrare il pubblico in un dialogo aperto sull’arte coreografica.
Philippe Kratz nato a Leverkusen in Germania nel 1985, dopo le prime esperienze sul palco per il progetto di teatrodanza “Bühnenkunst” (direzione Suheyla Ferwer), nel 2002 inizia a studiare danza classica e contemporanea alla École supérieure de danse du Québec, Montréal, sotto la direzione di Didier Chirpaz. Da quell’anno prosegue gli studi alla Scuola Statale di Balletto di Berlino, sotto la direzione di Gregor Seyffert, dove ottiene il diploma di maturità e il diploma di ballerino professionista. Dal 2006 al 2008 danza come solista per il Ballett Dortmund sotto la direzione di Xin Pen Wang.
Dall’agosto 2008 entra a far parte di Aterballetto. Per la compagnia crea Lettres d’amour (2012), SPRING (2013), SENTieri (2014) e nel 2015 L’eco dell’acqua e il passo a due #hybrid. Nel 2017 crea Phoenix e nel 2018 Purple Usurper per In/Finito, progetto di danza e fotografia per spazi urbani, naturali o storici. Nel 2016 è invitato da Manuel Legris, direttore del corpo di ballo dell’Opera di Vienna, a rimontare un trio da SENTieri per il Gala Nureyev.
Nel 2018 vince il primo premio al 32° International Choreographic Competition Hannover 2018 con il passo due “O”. Nel 2019 crea per Aterballetto cloud|materia all’interno del trittico Dreamers.
Philippe Kratz è ‘Member of the stARTacademy of the Bayer Arts & Culture’, ha firmato, lo scorso anno, la creazione ‘Solitude Sometime’ per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano.
È stato nominato “Hoffnungsträger” (faro di speranza) dalla rivista TANZ nel 2014 e nel 2019 Kratz ha vinto il Premio Danza&Danza come ‘Miglior Coreografo’.
Le attività del Network Internazionale Danza Puglia proseguiranno con la PermanenzArtistica di Sara Sguotti, ospite dal 23 al 27 febbraio negli spazi della Casa delle Culture di Bari con un progetto di residenza che, come ogni anno, è sostenuta dal NetworkIDP in vista della presentazione l’anno successivo all’interno della rassegna ‘L’Arte dello Spettatore’. Domenica 27 febbraio alle ore 18 sarà possibile assistere a una prova aperta in cui Sara Sguotti e i suoi danzatori e musicisti si confronteranno con il pubblico proprio negli spazi della Casa delle Culture di Bari.
L’obiettivo del progetto PermanenzArtistica è di sostenere le produzioni professionali di autori ospiti in fase di ricerca. Sara Sguotti, classe 1990, di origini venete, danzatrice, coreografa e performer è la protagonista della terza edizione della PermanenzArtistica, inizia il suo percorso artistico frequentando l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e al contempo prendendo parte a un progetto collettivo con la compagnia Ritmi Sotterranei. Dal 2012 comincia a lavorare come danzatrice nella compagnia Virgilio Sieni. Nel 2015 inizia una collaborazione anche con la compagnia Anton Lachky. Dal 2016 assiste il regista Roberto Magro e prende parte al remake del film “Suspiria” nel ruolo di Doll con le coreografie di Damien Jalet e la regia di Luca Guadagnino. II suo percorso personale di creazione inizia nel 2016 con un primo studio di un solo. Nello stesso anno dà inizio insieme a Nicola Simone Cisternino al progetto Sa.Ni. Con S.solo vince nel 2017 DNA appunti coreografici.
Nell’edizione 2021.22 il NetworkIDP ospita dieci coreografi da ottobre a giugno, lezioni incentrate principalmente sulla pedagogia e sulla formazione, appuntamenti arricchiti dalle lezioni dei docenti Enrico Coffetti e Angela Calia che conducono tutti i partecipanti nell’affascinante viaggio della costruzione e dell’analisi di metodi di creazione e composizione coreografica, in forma pratica e teorica. Questa attività è parte del Progetto Ministeriale R.I.SI.CO. (Rete interattiva per Sistemi Coreografici), sostenuta dalle associazioni Cro.me di Milano e COORPI di Torino. Gli appuntamenti si svolgono di sabato e di domenica, una volta al mese, nella sede della Casa delle Culture di Bari che insieme al Teatro Traetta di Bitonto è il luogo di residenza del NetworkIDP per tutte le attività.
Domenica 20 febbraio, ore 19
Teatro Traetta di Bitonto
O
Creazione di Philippe Kratz
Con Casia Vengoechea e Philippe Kratz
Open Drift
Creazione di Philippe Kratz
Con Antonio Tafuni e Nagga Baldina
musiche originali di Borderline Order
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