13.01.2016 – Il pianista di Yarmouk, che ha dovuto rimandare il concerto del 6 gennaio a causa delle difficili condizioni meteorologiche, suonerà a Locorotondo il 19 Gennaio sempre nella Chiesa Madre di San Giorgio alle ore 21. Non mancate.

6.01.2017 – Questa sera a conclusione del Locus Winter, alle 21, nella chiesa Chiesa Madre San Giorgio a Locorotondo,  Aeham Ahmad inaugurerà la sua tournè italiana con un concerto ad ingresso libero.

Le immagini di Aeham Ahmad al pianoforte, nel campo profughi di Yarmouk,  tra le macerie dei bombardamenti alla periferia della capitale siriana di Damasco, hanno commosso il mondo intero. Lì Ahmad suonava ogni giorno un pianoforte montato su un carretto, circondato da bambini che lo accompagnavano con il canto.

Le note di un pianoforte, a volte, possono essere più forti dei fischi assordanti dei missili che precipitano o delle bombe che esplodono nelle zone di guerra. Una forma di resistenza alla guerra.

Aeham Ahmad, classe 1988, è un rifugiato politico che oggi vive nella cittadina tedesca di Wiesbaden,  vicino Francoforte.

La sua storia è iniziata nel campo profughi palestinese di Yarmouk, dove il giovane pianista siriano è cresciuto. Nonostante le difficili condizioni di vita, Aeham ha seguito il richiamo della musica classica  e del pianoforte, fino ad arrivare a diplomarsi al Conservatorio.

Ha utilizzato la musica come arma contro il terrore, portando il pianoforte in strada e facendosi anche accompagnare dal padre con il violino.

Poi, un giorno, i miliziani dell’Isis hanno incendiato il suo amato strumento musicale e hanno ucciso un bambino che stava assistendo alla sua esibizione.

Così Ahmad ha deciso di partire lungo la rotta balcanica, come migliaia di altri migranti.

Un giornalista tedesco gli ha spedito il denaro per il viaggio e oggi, divenuto pianista di professione, il giovane musicista siriano porta in giro per il mondo la sua musica, assieme al suo messaggio di pace.

Nell’agosto 2016 ha pubblicato il suo primo disco, Music For Hope, una ventina di tracce che raccontano il dramma della guerra in Siria, fondendo la musica classica con il canto arabo. Entro la fine del 2017 pubblicherà un altro album e un’autobiografia.

Una storia bella, come poche possono esserlo quando c’è di mezzo una guerra!

http://www.aeham-ahmad.com/