5.10.2021 – Sabato due ottobre si sono esibiti al Teatro Kismet di Bari, per la XXXVI edizione del Festival “Time Zones sulla via delle musiche possibili”, due artisti pugliesi, Dario Skèpisi in un progetto speciale “Caro Endrigo” dedicato all’immensa figura di Sergio Endrigo e l’attore Gianni Ciardo in veste insolita di pianista e compositore.

Ad aprire l’ insolita serata il giovane pianista emergente Francesco Schepisi (figlio del cantautore Dario Skèpisi), classe 1990, che ha presentato alcuni brani tratti dal suo repertorio come “Far away”, “The garden” e ” La mia terra lontana”, dotato di un pianismo che, seppur di formazione classica, spazia sapientemente tra il jazz  e la musica sudamericana.

Dario Skèpisi, fulcro centrale della serata, non ha certo bisogno di presentazioni essendo uno tra i cantautori e musicisti decisamente più originali del panorama della musica pugliese e non solo.

Reduce dalla pubblicazione del suo secondo album “Paradossalmente” (Papa Musique) il 13 maggio scorso inserito all’interno della “Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021- Regione Puglia Fsc 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro Futuro”, il musicista barese artefice di un originalissimo sound caratterizzato da un sapiente mix di  musicalità e fonetica del dialetto locale e sonorità brasiliane, ha saputo regalare al pubblico accorso numeroso all’evento rare emozioni  nel progetto in anteprima “Caro Endrigo”, omaggio all’immenso Sergio Endrigo che proprio a Time Zones nel 2001 tenne uno dei suoi ultimi concerti prima della sua scomparsa nel 2005.  

Sostenuto dalla figlia Claudia Endrigo che ha inviato un messaggio vocale riascoltato prima dell’ esibizione in sala, a condividere il palco con il cantautore barese la voce narrante di Giuliano Giuliani  accompagnato da una ensemble d’eccezione formata da Francesco Schepisi al pianoforte, Poldo Sebastiani al basso, Fabio Accardi alla batteria e Gaetano Partipilo al sax.  Il progetto ha saputo sapientemente raccontare con testi inediti la carriera del cantautore istriano a cominciare con “Madame Guitar”  per poi proseguire con una versione funk di “Canzone per te“, una originalissima “Io che amo solo te” basso e voce, la canzone perfetta come la definì il maestro Ennio Morricone, e “Via Broletto 34” versione bossa.

Tra le tante collaborazioni di Sergio Endrigo non possiamo dimenticare quella con lo scrittore per bambini Gianni Rodari che riecheggia nel ritornello de “L’arca di Noè” fino a giungere alla toccante versione piano e voce del capolavoro “Te lo leggo negli  occhi” scritta a quattro mani con l’amico inseparabile Sergio Bradotti, canzone che ha ispirato tanti interpreti e musicisti come il Maestro Franco Battiato.

In un crescendo di emozioni, il viaggio musicale continua con i brani “Dal destino Infortunato fino  a toccare le sonorità jazz e samba di  “La Rosa Bianca” , “Ciao Poeta” e la canzone musicata ispirata alla poesia di Pasolini “Il soldato Napoleone“. Per chiudere in bellezza, con pubblico visibilmente emozionato e decisamente coinvolto dalla eccellente performance musicale dell’ intero ensemble, “Nelle mie notti” e la ballad pop “Altre emozioni” per rimembrare come diceva Endrigo ” altre emozioni verranno, te lo prometto, amico mio…..”.

Si cambia decisamente scenario con l’esibizione/recital di Gianni Ciardo, che presentato dal giornalista Francesco Costantini, ha come sempre intrattenuto e divertito il pubblico con una sua versione inedita, raccontando il suo “incontro” quasi per caso con la musica, dapprima suonando la batteria con gli utensili da cucina della madre per poi affascinarsi all’uso della  chitarra ma soprattutto del pianoforte.

Numerosi i riferimenti a musicisti locali (Paolo Lepore) e alla politica, in un esilarante brano dedicato a Michele Emiliano, direttamente coinvolto anche come attore in un suo recente progetto.

Gianni Ciardo ha saputo ancora una volta divertire con scheck originali e mai banali, narrando delle sue prime composizioni tutte in do maggiore e trasportate in la minore, del suo esame Siae da compositore a Roma fino alle sue prime “fortunate” composizioni alla Rca e alla sigla musicale della serie televisiva di Telenorba “Il Polpo”  ideata e diretta da Gennaro Nunziante.

Una serata decisamente insolita per il “Festival delle nuove sonorità” che ha sapientemente unito la profondità delle canzoni di Sergio Endrigo e la professionalità del Dario Skèpisi  4tet, con la comicità di Gianni Ciardo, nelle veste insolita di pianista e compositore attento alla musica contemporanea.

Foto e video di Michele Salomone

Claudia Mastrorilli