14.04.2015 – La giornata era iniziata con il sole, almeno a Bari. Poi pian piano salendo verso il Gargano, direzione Troia, la foschia incominciava a nascondere il tepore del sole. Ma io, con la mia attrezzatura video, non potevo desistere dal tradimento meteo. Mi aspettava il pittore Leon Marino per una sua intervista esclusiva e, al termine della stessa, ero organizzato per registrare una clip esterna dedicata a questa città con un nome che fa sorridere [!!!]. Ma il sole, appunto, mi girava le sue spalle mostrandomi nubi e cenni di foschia. Che fare?! Nulla, dico a me stesso e ai miei compagni di viaggio. Si sale.

Troia è una cittadina accogliente, disegnata da pietra bianca e di stradine a forme di vene che congiungono altrettante strade pedonali del centro storico popolate di silenzio. Inizio a riprendere l’imponente Cattedrale (orgoglio della città) con i suoi rosoni e le sue colonne imponenti che la circondano; alcune quasi intatte, altre consumate dal tempo. L’interno della cattedrale è meraviglioso, un pò buio per delle riprese video ma non importa; qualcosa giro e, come si dice in gergo, porto a casa. Tutto intorno ci sono casette di pietra, i portoni di legno massiccio, le piante ben curate. Più in là della cattedrale, c’è il Museo diocesano e a pochi centinaia di metri la chiesa di San Basilio. Tutto geometricamente ordinato.

Il meteo continua a far le bizze; si alza il vento ma la luce continua a vincere la sua battaglia e mi permette di girare ancora il centro storico e i suoi monumenti. Le stradine nel frattempo iniziano a popolarsi di gente che passeggia, sorride e domina il tempo. Un vecchietto assorto nei suoi pensieri si intimidisce alla mia telecamera. Mi strappa un sorriso. Da qualche minuto inizia anche a piovigginare ma non importa: la clip oramai è terminata. E’ sufficiente per invitarvi a visitare questa ridente cittadina dei monti dauni; un suggerimento, però. Armatevi di pazienza per le continue salite tra una strada e l’altra, per le scale di pietra con i suoi gradini e gradoni, senza dimenticarvi (un consiglio da amico!) della vostra macchina fotografica per immortalare i bellissimi panorami da cartolina dai quali Troia s’erge come un dio greco.

Buon viaggio amici.

Paolo Cilfone