23.06.2025 – Grande attesa per la prima serata di concerti sulla rotonda del lungomare di Taranto che ha visto esibirsi venerdì 20 giugno in un doppio live esplosivo, le prime due stelle del Medimex 2025, International Festival & Music Conference promosso da Puglia Culture nell’ambito delle azioni di Puglia Sounds: St Vincent e Primal Scream.
Il progetto per lo sviluppo del sistema musicale regionale realizzato in collaborazione con la Regione Puglia, in programma dal 17 al 21 giugno a Taranto, ha anche quest’anno soddisfatto il pubblico di appassionati, professionisti, giovani, artisti e addetti ai lavori con un programma densissimo di appuntamenti dedicato al tema della Strada, coordinato come sempre magistralmente da Cesare Veronico, quest’anno affiancato per la prima volta a titolo gratuito da Antonio Diodato e Michele Riondino.
“Esattamente come Renzo Arbore nel 2019 a Foggia, Diodato e Riondino hanno accettato la nostra proposta come atto d’amore nei confronti della loro città” afferma il coordinatore artistico di Puglia Sounds/Medimex.
Taranto quindi si conferma sempre più tra le capitali della musica anche grazie al prezioso contributo del Medimex, trasformandosi così in un vero e proprio palcoscenico internazionale capace di coinvolgere comunità, operatori e istituzioni tutte proiettate alla pratica di accoglienza e promozione del territorio. Oltre settanta appuntamenti in programma tra concerti, talk, la mostra Amy Winehouse before Frank al MarTA, workshop e incontri professionali che hanno portato Taranto a diventare centro del mundo del panorama musicale internazionale.
Un grande successo di pubblico come lo dimostrano gli eventi più seguiti tra i quali indubbiamente il mapping show On the Road Compilation firmato da Roberto Santoro e Blending Pixels e i talk con Charles Moriarty, il pluripremiato ingegnere del suono Marc Urselli, che dalla Puglia è approdato nello storico studio EastSide Sound di New York, lavorando con i pù grandi artisti musicali del mondo (da Lou Reed e Nick Cave, agli U2 e i Foo Fighters) e l’interessantissimo incontro a cura di Carlo Massarini “The Clash: canzoni di Gioia Rivoluzione” che ha visto come ospite d’eccezione Don Letts, vera e proprio icona, regista, DJ e testimone diretto della scena punk e reggae londinese in un racconto appassionato e coinvolgente tra suoni, immagini e parole tese a riscoprire l’eredità musicale e politica della formazione dei Clash, autrice di brani di protesta come London Calling e Clamdown. Successo anche per il progetto “Le strade del Mediterraneo” curato da Antonio Diodato al Castello Aragonese, con le tre voci femminili di Nina, Bab L’Bluz e Magali Datzira, giovane cantante e contrabbassista barcellonese, capace di spaziare dal funk al pop elettronico.
Prima serata live
St Vincent
Eccoci giunti alla prima attesissima serata live che ha visto esibirsi, dopo un opening act della formazione pugliese dei Comrad, l’affascinante cantautrice e polistrumentista statunitense St. Vincent (nata Anne Erin Clark) classe 1985, vera e propria alchimista capace di reinventarsi come musicista ed artista tout court. Dal passato indie rock, autrice di ben otto album in studio, il suo nome d’arte si riferisce al Saint Vincent’s Catholic Medical Center, dove il poeta gallese Dylan Thomas morì nel 1953, citato anche nei versi del brano “There She Goes My Beautiful World” di Nick Cave. Ma St. Vincent vanta nel suo passato collaborazioni importanti con artisti del calibro di David Byrne, Dave Ghrol e The Chemical Brothers oltre ad essere vincitrice di ben cinque Grammy Awards (inclusi Miglior Album Alternative, Migliore Canzone Rock e Miglior Performance Alternative nel 2025).
Sul palco del Medimex, accompagnata da una band d’eccezione formata dalla bassista Charlotte Kemp Muhl, dal chitarrista Jason Falkner, dalla tastierista Rackel Eckroth e dal batterista Mark Guiliana, la musicista dell’Oklahoma ha letteralmente ammaliato per circa un’ora e mezzo gli oltre 4000 spettatori giunti da tutta Europa. Instancabile performer, i tredici brani scaletta hanno ripercorso le tappe più significative della sua carriera artistica, dai brani più recenti quali “Reckless”, “Broken man”, “Flea” e “ All Born Screaming” (brano di chiusura) tratti dal suo recente album in studio “All Born Screaming” pubblicato nel 2024, fino a “Dilettante” (tratto dall’ album “Strange Mercy”), l’intimistica “New York” e “Fear the Future” (tratti da “Masseduction” del 2017).
Camaleontica musicista, St. Vincent ha sin da subito convinto il pubblico in una performance difficile da dimenticare: esplosiva trasformista, scatenata pronta a concedersi totalmente ai suoi fan, la cantautrice ha ancora una volta dimostrato di essere una delle artiste più innovative del panorama musicale. Chitarrista trasversale, in bilico tra art pop e indie rock, ammiccante e sensuale nelle movenze, la musicista non si è mai risparmiata scendendo per ben due volte dal palco dapprima per toccare il pubblico, poi per lanciarsi in un sorprendente crowd surfing.
“I want to come back here, beautiful city” afferma St. Vincent, per poi salutare il pubblico con un “Grazie mille”.
Primal Scream
Ma la maratona rock non finisce qui. A scatenare il pubblico ci ha pensato la formazione iconica britannica fondata a Glasgow nel 1982 dei Primal Scream, capeggiata dal cantante Bobby Gillespie, in abito bianco con camicia nera e fucsia, pronta a trascinare i 4000 presenti. Tra groove elettronici e riff psichedelici, la band scozzese ha ripercorso con i quattordici brani in scaletta, le tappe più importanti della sua carriera focalizzandosi poi con ben sei brani, sull’ultimo album “Come Ahead” giunto dopo il non fortunatissimo “Chaosmosis” del 2016.
I Primal Scream hanno portato a Taranto il loro sound inconfondibile, perfetta fusione di disco- funk, soul e psichedelia. Sin dal primo brano in scaletta “ Don’t fight it, feel it” si percepisce l’energia trasmessa dalla band per poi proseguire con “Love Insurrection”, “ Jailbird”, “Ready to go home” e “ Deep dark waters” Il pubblico scatenato balla e canta i grandi classici e la cavalcata musicale prosegue con “Medication”, “Innocent money”, “I’m losing more”, “Centre cannot hold”, “Come together” e “Loaded”. Gran finale con “Movin on up”, “Country girl” e “Rocks”. Da segnalare a sorpresa la presenza sul palco della talentuosa tarantina Anna Caragnano per recitare dal vivo in italiano i versi nella parte conclusiva di “Love Insurrection”.
Termina così la prima serata dal vivo del Medimex 2025, ricco di adrenalina e tanto, tanto rock che non fa che confermare il Medimex, grazie alla magistrale direzione artistica di Cesare Veronico, uno dei maggiori poli culturali musicali a livello internazionale.
Claudia Mastrorilli