15.06.2025 – Si terrà presso Casa delle Culture, il 21 e il 22 giugno alle ore 19, l’appuntamento con La Veglia del Mare – Atto performativo con videonarrazione di Andrea Cramarossa a cura del Teatro Delle Bambole, con Federico Gobbi, Michele Lamberti. Videorumori: Alessia Amoruso, Alessandro Venturo. Progetto di ricerca: “Tre spettacoli per Michele Lamberti”. Regia di Andrea Cramarossa.
“How long can a man stay under water without breathing?”
Il vegliare qualcosa, qualcuno, ha il senso della cura, del prendersi cura. Il mare, da sempre culla della vita, ormai segnato da profonde trasformazioni spesso a causa delle sconsiderate attività umane, è sempre meno in grado di generare vita: i suoi morti sono più dei suoi vivi. Prendersi cura del mare significa prendersi cura dei vivi prima che la morte prenda il sopravvento e ci si ritrovi costretti e a prendersi cura dei morti.
La performance teatrale, che vede in scena i performer Federico Gobbi e Michele Lamberti, immersi nei video rumori di Alessia Amoruso e Alessandro Venturo, vuole dialogare col pluripremiato cortometraggio “BORGES” prendendo la forma di un epilogo epico e musicale, immaginifico e ritualistico, nella celebrazione dell’arte della presenza che prende la plasticità della maschera in quanto “doppio viso” illusorio, come specchio visivo dell’invisibile orrido che si spalanca dal profondo della nostra anima. [ingresso libero su prenotazione – Cell.: 347 3003359 – info@teatrodellebambole.it]
Il Centro Polifunzionale CASA DELLE CULTURE è finanziato con fondi PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 dall’assessorato alla Giustizia e al Benessere Sociale ed ai Diritti Civili del Comune di Bari, e gestito dalla cooperativa sociale Medtraining in ATI con la cooperativa San Giovanni di Dio.
Gli appuntamenti di Kantun Winka
Dal 19 al 21 giugno, dalle ore 20-22, al primo piano del Castello Angioino di Mola di Bari sarà possibile visitare la mostra ‘BORGES – Ipotesi foto-grafica sulle geografie del corpo’, tratta dall’omonimo cortometraggio. Concept: Andrea Cramarossa. Foto: Gennaro Gargiulo. Elaborazione grafica: Federico Gobbi. Curatela: Loredana Cacucciolo.
I paesaggi sono forme di ritratti tagliati a metà, pezzi o sezioni di volto, di petto, di braccia. Sono il passaggio fugace dello sguardo del passante sull’umano che ci sfiora, spesso senza lasciare alcuna traccia, alcuna sensazione. Apparentemente. Qualcosa sempre resta degli sguardi, dei passaggi che ognuno di noi compie gettato nella propria e nell’altrui esistenza. Da questo meticciato di tempo e di spazio, di corpi e di non-corpi, l’immagine umana è un segno profondo di una comunità in cerca delle proprie radici, di-segna nuove mappe geografiche tra corpi e moltitudini di probabili orientamenti astronomici, proiezioni astrali su nuove cartine geografiche, ombre meridiane che inferiscono nell’anima del viaggiatore tratti di speranzosa vitalità, nell’immaginaria cosmogonia delle possibilità. (Andrea Cramarossa)
La mostra rientra in Kantun Winka, Festival organizzato da Alma Terra e giunto alla XX edizione, che prevede anche l’appuntamento del Teatro delle Bambole del 19 giugno alle ore 20, sempre al Castello Angioino di Mola di Bari: L’Isola del Drago e del Cavaliere.
Esito del laboratorio di teatro socio-culturale I Dialoghi della Luca condotto da Andrea Cramarossa, all’interno del corso di alfabetizzazione per migranti e profughi. Coordinamento: Federico Gobbi. In scena: Sonia Baccouche, Jurii Chyzh, Camillo D’Angelo, Federico Gobbi, Samya Guabsi, Enrico Recchia, Nabila Sharifi, Natalia Zujeva.
La scena è una immaginaria “sala d’aspetto”, luogo non-luogo dove qualsiasi persona si è trovata ad aspettare qualcosa o qualcuno almeno una volta nella propria vita, una serie di persone si ritrovano provenendo da chissà dove. Ciascuno comunicherà utilizzando la lingua delle proprie origini ma, questa, non costituirà un problema, anzi, nella condivisione dei racconti si scoprirà come un tale patrimonio culturale altro non sia se non il magazzino dei sogni da ognuno sognati e, tali sogni, sono gli stessi ovunque nel mondo.
Gli appuntamenti presso il Castello Angioino sono a ingresso libero.