10.01.2017 – Fino al 20 gennaio presso il Teatro Duse di Bari andrà in scena Yvonne, a cura della compagnia del Dadotratto.

Il Dado Tratto è una compagnia in crescita che, con la curata regia di Ebe Guerra, sta affrontando autori e temi impegnativi con umiltà, garbo e preparazione.

Yvonne è liberamente tratto da “I Parenti Terribili” di Jean Cocteau e racconta la storia di una strana famiglia che vive in un piccolo e angusto appartamento chiamato “il carrozzone”.

Prima di entrare nel vivo della storia, lo spettacolo inizia con la dedica di Cocteau all’attrice Yvonne de Bray (interprete dei “I Parenti Terribili” nel film del 1948) che diviene la prima spettatrice delle vicende raccontate. Così, nelle scelte registiche della Guerra, emergono i suoi pensieri, le sue perplessità, i suoi incalzanti solleciti alla sua omonima interprete della pièce in scena.

Il drammaturgo d’avanguardia Jean Cocteau ci racconta una storia complessa che parla d’amore, perché è questo il filo conduttore di un lavoro che spazia dal teatro edipico fino al vaudeville, permettendo così di smorzare i toni talvolta cupi della storia, grazie anche alle opportune scelte musicali curate da Gianni Ciardo.

Ci troviamo di fronte a tutti i tipi di amore in cui l’umanità può inciampare o scegliere di vivere nella propria vita: l’amore romantico tra uomo e donna, l’amore “per sempre” che lega genitori e figli, quello morboso, a tratti incestuoso, della madre possessiva per il figlio adorato e poi l’amore impossibile e l’amore dell’uomo maturo ammaliato dalla freschezza di una giovanissima donna.

Ci sono in definitiva tutti gli ingredienti per tenere lo spettatore incollato alla sedia, curioso di vedere come andrà a finire.

Gli attori Paola Arnesano, Roberta Costantini, Simona Dinielli, Annalisa Mondino, Paolo Spezzati e Alessandro Volpe riescono a indossare mirabilmente i panni di questi personaggi bislacchi, chiusi nel loro piccolo mondo, il carrozzone appunto, sorretti dal loro precario equilibrio.

Tutto andrebbe dunque a gonfie vele, almeno in apparenza, se il giovane e tanto amato figlio Michel non si  fosse innamorato della bella Madeleine, tentando così di scendere dal carrozzone per vivere la sua vita, quella reale!

Tutto ciò sconvolge il precario equilibrio familiare, innescando una reazione a catena che porta allo scoperto i lati oscuri e nascosti dei vari personaggi ma anche quei lati buoni, ben celati dietro fredde maschere di facciata.

“Non so se è una tragedia, una farsa, di certo è un capolavoro” dirà la zia Léo, quando tutti gli intrighi cominciano a venire fuori.

Come sempre non sveleremo l’evolversi della storia e non daremo troppi dettagli perché lo spettatore possa godersi lo spettacolo senza anticipazioni.

Possiamo dirvi che abbiamo assistito ad uno spettacolo diverso dal solito in cui due realtà, quella di scena e quella “dietro le quinte” si rincorrono sul palco, facendo emergere in che modo Yvonne e tutti gli altri personaggi abbiamo preso vita dalla penna di Jean Cocteau.

https://www.facebook.com/compagniadadotratto/

Foto di Stefano Gallo

Manuela Bellomo

Yvonne