16.01.2018 – Il nuovo anno del Teatro Pubblico Pugliese è iniziato con la messa in scena, il 3 e il 4 Gennaio, di Sei Personaggi in Cerca d’Autore di Luigi Pirandello, per la regia di Luca De Fusco.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale/Teatro Stabile di Genova vede in scena la presenza, forte e importante, dell’attore Eros Pagni, assieme a Federica Granata, Gaia Aprea, Gianluca Musiu, Silvia Biancalana, Angela Pagano, Paolo Serra, Maria Basile Scarpetta, Giacinto Palmarini, Federica Sandrini, Alessandra Pacifico Griffini, Paolo Cresta, Enzo Turrin, Ivano Schiavi.

Nell’ambito del cartellone del Teatro Pubblico Pugliese, il Pirandello di De Fusco assume un ruolo impegnato e impegnativo che il pubblico ha gradito e applaudito calorosamente.

Non si può dire lo stesso della prima rappresentazione di questo lavoro nel maggio del 1921, al Teatro Valle di Roma,  laddove il pubblico rimase scandalizzato, non tanto per i temi trattati, famiglia, onore, suicidio e incesto, quanto per il modo con cui questo dramma venne rappresentato, spogliato cioè del suo artificio e rivestito di una realtà illusoria.

Pirandello stesso in una lettera al figlio esprimeva il suo disappunto per questi personaggi che lo perseguitavano, che volevano rappresentare il proprio dramma, esattamente come lo vivevano, ossia in un contesto più cinematografico che teatrale.

L’autore nutriva molte perplessità sul cinema non muto che, proprio in quegli anni, cominciava a prendere piede. Lo considerava la morte del teatro, così come fino a quel momento era stato concepito.

Questo il punto di partenza di De Fusco che, continuando lo studio sulle contaminazioni tra cinema e teatro, iniziato nel 2010 con Vestire gli ignudi, sembra rispondere alla richiesta dei personaggi di Pirandello mettendo in scena un grande specchio, in realtà uno schermo, da cui provengono le incursioni cinematografiche della storia e da cui entrano  i protagonisti del dramma.

Due realtà a confronto dunque, i personaggi e gli attori, un autore che rifiuta i suoi personaggi e un regista che si fa aiutare dai personaggi stessi a scrivere la loro storia.

Essi escono da uno schermo cinematografico e hanno pretese che entrano in contrasto con il mondo del teatro, De Fusco cerca così di soddisfare le esigenze dei personaggi.

Tuttavia il capocomico dirà:“Non possiamo mica appendere i cartellini o cambiar di scena a vista, tre o quattro volte per Atto!”.

E’ vero con il teatro non si può, ma con il cinema tutto è possibile!

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Manuela Bellomo