5.09.2016 – Siamo nei pressi di Otranto e decidiamo di seguire la segnaletica stradale che ci porta verso il laghetto di Bauxite.

Abbiamo spesso visto le foto in rete e ci è sempre parso un luogo molto suggestivo da visitare: in effetti è proprio così!

Si imbocca una strada sterrata, si parcheggia e ci si incammina a piedi: sullo sfondo il mare, le balle di fieno e i fichi d’india, un paesaggio meraviglioso.

La passeggiata è breve, in men che non si dica ci troviamo di fronte al rosso della Bauxite e rimaniamo sorpresi.

E’ uno spettacolo fuori dal comune come se fossimo su di un altro pianeta.

Camminiamo ancora un po’ e appare il laghetto vero e proprio, acqua color smeraldo in contrasto con il rosso della Bauxite: mozzafiato!

Fatte foto e selfie di rito si rimane incantati davanti a ciò che in fondo è opera della natura che si è, in sostanza, ripresa una cosa che era sua e che era stata, momentaneamente, prestata all’uomo.

Quello che oggi è il laghetto di Bauxite è in realtà una ex cava da cui, tra gli anni 40 e 70, si estraeva appunto questa roccia sedimentaria da cui si produceva l’alluminio. La cava fu abbandonata nel 1976 e una falda col tempo l’ha riempita di acqua determinando la formazione del  laghetto, il cui colore acceso è anche dovuto alla stessa  Bauxite.

Con la presenza dell’acqua, flora e fauna hanno ricominciato ad abitare quello che di fatto oggi è un vero e proprio laghetto, anzi un’opera d’arte di Madre Natura.

http://www.comune.otranto.le.it/

Manuela Bellomo