15.12.2017 – Dal 16 dicembre al 15 aprile 2018 Le Favole di La Fontaine prendono vita nell’immaginario del grande artista Marc Chagall con la mostra “Marc Chagall. Le favole”, nel Palazzo San Domenico (municipio) di Gioia del Colle e nel Palazzo Monacelle di Casamassima.

Cinquanta acqueforti di Marc Chagall, attraverso la tecnica incisoria,  il linguaggio universale della favola con un magnifico racconto per immagini. Uomini e animali si amalgamano, trasfigurati, ed entrano a far parte della “sua totale esplosione lirica”. Ancora una volta Chagall riesce a stupire con le sue suggestioni, portandoci alla scoperta del mondo con l’animo di un bambino.

Chagall inizia ad illustrare le Favole di La Fontaine a Parigi, nel 1927, su richiesta del mercante d’arte Voillard. Nelle 50 acqueforti in mostra a Gioia del Colle e Casamassima l’artista mette l’accento sulla componente mitologica e universale della favola con la consueta padronanza nel posizionamento dei personaggi: le figure sembrano stagliarsi sul foglio come per dominarlo, alla maniera della scrittura ebraica o come nelle icone russe, ricordi presenti della sua infanzia e della sua adolescenza. Ancora una volta Chagall riesce a stupire con le sue suggestioni, portandoci alla scoperta del mondo con l’animo di un bambino.

Il lavoro grafico sulle Favole di La Fontaine illustra i grandi temi della vita che hanno interessato Chagall nel corso della sua opera: amore, morte e follia umana; temi antitetici che si incontrano e scontrano come in un ossimoro petrarchesco: così nel foglio in cui sono magistralmente rappresentati l’arroganza del lupo, che si contrappone alla mitezza della cicogna che gli salva la vita, dominano gratitudine ed ingratitudine, vita e morte.

I reticoli, le figure, gli oggetti, i granelli di polvere neri, sembrano uscire dal suo mondo fantastico, aggredire realmente lo spettatore, fagocitarlo e trascinarlo via. Anche la compenetrazione tra uomo e natura appare evidente come nelle “Luftmenschen”, le caratteristiche figure fluttuanti nello spazio.

L’interesse per il mondo delle favole era già comparso precedentemente nelle opere dell’artista: fonte d’ispirazione è sempre il popolo russo che nei suoi dipinti appare in maniera magica e suggestiva; il soggetto del violinista, per esempio, fa riferimento al protagonista della favola russa “Il soldato disertore e il diavolo” in cui il soldato vende la propria anima in cambio di particolari poteri anche se poi riesce a recuperare il suo strumento, metafora dell’anima, vincendo il diavolo a carte.

E’ soprattutto l’universo animale che è sempre presente nella sua opera, che occupa un posto di primo piano e che fa rivivere i ricordi della sua vita familiare, il piccolo mondo dello shtetl ebraico, tra la sinagoga, la scuola e la propria casa legati all’infanzia di Vitebsk, i personaggi e le storie narrati dal russo Sholem Aleichem. Gli animali accompagnano Chagall in tutta la sua vita.

Tale interesse  si allarga quando decide di confrontarsi con La Fontaine, l’anima russa compare e si rispecchia nella favola francese del XVII secolo in maniera sublime. “La scena è l’universo”, diceva La Fontaine, ed è in questo universo, pervaso di spirito religioso, che Chagall fa rivivere corvi, leoni, volpi, capre, lupi, agnelli, cicogne, aquile, topi, lepri, scarabei, vacche e galli accanto agli umani, accanto al pastore, al mugnaio, alla madre, alla vedova, al ragazzo, ricostruendo una sorta di poema eroicomico.

Tema del resto, che non abbandonerà mai e che, insieme ad altri elementi naturali (i violini, gli acrobati, i musicisti, i fiori) si amalgameranno, trasfigurati, ed entreranno a far parte della “sua totale esplosione lirica”.

Il pittore poeta sintetizza miti, leggende, favole e allegorie in maniera armonica e teatrale fondendo letteratura, folklore, simboli religiosi, gusto orientale ed occidentale (Matisse, Fauves, primitivismo di Gauguin).

La mostra, organizzata dalla Società Sistema Museo, gestore del SAC Ecomuseo di Peucetia, con il patrocinio della Città Metropolitana di Bari e promossa dai comuni di Gioia del Colle e Casamassima, si pone all’interno di un più ampio progetto di valorizzazione del territorio, dei suoi beni culturali e paesaggistici che rientra nell’operazione “Opere fuori contesto” del progetto SAC (Sistema Ambientale e Culturale) Ecomuseo di Peucetia.

Luoghi
Casamassima, Palazzo Monacelle
Gioia del Colle, Palazzo San Domenico (municipio)

Orari: venerdì e sabato ore 16 – 20.30; domenica e festivi ore 10.30 – 13 / 16 – 20.30. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. È possibile prenotare aperture straordinarie.

Biglietto unico per tutte le sedi
Intero € 6
Ridotto € 3 (da 6 a 18 anni, gruppi superiori alle 15 unità)
Gratuito diversamente abile ed accompagnatore, bambini fino a 5 anni, giornalisti accreditati con tesserino, insegnante accompagnatore di scolaresche.

Affiancano la mostra visite guidate e laboratori didattici rivolti alle scuole con l’obiettivo di far conoscere il linguaggio espressivo di Chagall, a cura della Società Sistema Museo.

Per maggiori info visita il sito >>>> http://www.ecomuseopeucetia.it/it/mostre/marc-chagall-le-favole_24.html

Call center 199 151 123 (dal lunedì al venerdì 9-17, sabato 9-13, escluso festivi)
mail: callcenter@sistemamuseo.it

Paolo Cilfone

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