10.06.2020 – Venerdi 12 giugno, alle ore 10.30, si terrà la festa della mietitura  a Leverano (Lecce).

Se il Covid-19 ha sconvolto la quotidianità dettando nuovi tempi e tabelle di marcia anche al lavoro, poco o nulla ha potuto sulla cabina di regia di Birrasalento, il birrificio artigianale con sede a Leverano, ai nastri di partenza come ogni anno, con la festa della mietitura che saluta il nuovo raccolto d’orzo che si chiama Fortuna, nome di buon auspicio in questo momento storico.

La festa del raccolto è uno dei primi passi verso la produzione delle birre locali artigianali, che quest’anno, nel rispetto della normativa anti da distanziamento che ne consegue, farà a meno dell’intrattenimento musicale, ma non della liturgia ora più che mai necessaria per una ripartenza che ha il gusto della rinascita, a seguito di un momento storico delicato e difficile per tutti.

Lo spettacolo della mietitura si svolgerà nel campo d’orzo da venti ettari prospiciente il birrificio, sulla via per Carmiano, a Leverano.

Le cultivar migliori di orzo dististico oggi utilizzate per produrre birra a filiera corta salentina, sono coltivate oggi su campi estesi per 120 ettari totali, non solo a Leverano ma anche in altri centri vicini, a conferma del forte attaccamento al territorioAlle specialità Odissey Concerto la cui coltivazione fu sperimentata e avviata con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Ambientali di Unisalento, quest’anno si mieterà Fortunal’ultima nata di casa Birrasalento.

“Fortuna è il nome dell’orzo che mieteremo – spiega Maurizio Zecca per Birrasalento -, ma è anche un augurio, un auspicio rivolto al tessuto economico-produttivo del territorio e ad ogni persona, carico di speranza per i giorni che verranno dopo lo scossone della pandemia”.

Per l’occasione Birrasalento illustrerà due nuovi progetti: il via alle birre salentine in lattina dai primi di luglio, e l’apertura di una malteria con sede a Leverano, dove si lavorerà l’orzo mietuto (che ora viene maltato a Melfi) per rendere ancora più locale la filiera.

Al termine dell’evento, brindisi augurale con Agricola, birra scelta non a caso “che rappresenta la nostra vocazione e il nostro attaccamento alla terra”, conclude Zecca.