29.05.2017 – Fino al 23 luglio 2017, presso Palazzo Strozzi a Firenze, Bill Viola, maestro indiscusso della videoarte, presenta la mostra “Rinascimento elettronico”, una rassegna contemporanea attraverso opere della sua produzione dagli anni Settanta a oggi, esposte in un dialogo con l’architettura del Palazzo, in un inedito confronto con le opere di cinque maestri del Rinascimento, Pontormo, Masolino da Panicale, Paolo Uccello e Lukas Cranach.

La rassegna, a cura di Arturo Galansino (direttore generale, Fondazione Palazzo Strozzi) e Kira Perov (direttore esecutivo, Bill Viola Studio), si pone come un evento unico attraverso straordinarie esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono ripercorrendo la carriera dell’artista, segnata dall’unione tra ricerca tecnologica e riflessione estetica, dalle prime sperimentazioni con il video negli anni Settanta fino alle grandi installazioni più recenti che catturano il pubblico con forti esperienze sensoriali.

La mostra, la cui fruizione non è semplice e quindi non è non adatta a tutti, pone lo spettatore nella condizione di fermarsi. Il pubblico è “costretto” a sedersi, talvolta anche a terra, e a porsi in ascolto, con gli occhi, con la mente e con il cuore che risponde a ció che vede con emozioni imprevedibili e diverse tra loro.

L’umanità è la protagonista del lavoro di Viola che, prendendo spunto dal Rinascimento, studia l’uomo in tutte le sue molteplici sfumature, scandagliando i piú nascosti anfratti delle sue reazioni di fronte ai casi della vita, alle scelte che egli compie, alle avventure che si trova a vivere.

 Il ritmo è molto lento, in netta antitesi con il corri corri quotidiano. Lo spettatore che visita la mostra fa i conti con se stesso, riflettendosi nel teatrale movimento dei protagonisti delle video installazioni.

Cosí ha inizio una catarsi e, quando si guadagna l’uscita della mostra e si ritorna alla vita, ci si sente trasformati, è non con poca difficoltà si rientra nel tempo che Viola ha così sapientemente coniugato in un linguaggio lontano dal contesto in cui siamo abituati a vivere.

Nato a New York nel 1951, Bill Viola è internazionalmente riconosciuto come uno dei più importanti artisti contemporanei. Esplorando spiritualità, esperienza e percezione Viola indaga l’umanità: persone, corpi, volti sono i protagonisti delle sue opere, caratterizzate da uno stile poetico e fortemente simbolico in cui l’uomo è chiamato a interagire con forze ed energie della natura come l’acqua e il fuoco, la luce e il buio, il ciclo della vita e quello della rinascita.

«Sono davvero felice di recuperare le mie radici italiane e di avere l’occasione di ripagare il mio debito con la città di Firenze attraverso le mie opere” dichiara l’artista “Dopo aver vissuto e lavorato a Firenze negli anni settanta, non avrei mai immaginato di avere l’onore di realizzare una così grande mostra in un’istituzione così importante come Palazzo Strozzi».

Creare una mostra di Bill Viola a Palazzo Strozzi, in un percorso espositivo unitario tra Piano Nobile e Strozzina, significa celebrare la speciale relazione tra l’artista e la città di Firenze. È qui infatti che Bill Viola ha lavorato agli inizi della sua carriera quando, tra il 1974 e il 1976 è stato direttore tecnico di art/tapes/22, straordinario centro di produzione e documentazione del video fondato e diretto da Maria Gloria Bicocchi.

Ed a Firenze e in Toscana che Palazzo Strozzi trova una diretta prosecuzione della mostra attraverso importanti collaborazioni con musei e luoghi del territorio dove saranno esposte opere dell’artista, esaltando il suo rapporto con la storia della città.

In occasione della rassegna Palazzo Strozzi ha inoltre creato un’esclusiva collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze. Grazie a uno speciale biglietto congiunto sarà possibile visitare la mostra di Palazzo Strozzi insieme al Battistero di San Giovanni e al Museo dell’Opera del Duomo. Qui saranno eccezionalmente esposti i video Observance (2002) e Acceptance (2008): due celebri opere di Bill Viola dedicate ai temi del dolore e della sofferenza esaltando la riflessione sull’umanità e sul senso religioso nel mondo contemporaneo, che saranno messe in dialogo con due simboli del museo fiorentino come la Maddalena penitente di Donatello e la Pietà Bandini di Michelangelo,

Bill Viola (1951) è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti artisti del nostro tempo. Pioniere della videoarte, nell’arco di una carriera di oltre quaranta anni Viola ha lavorato con un’ampia varietà di media, realizzando opere oggi esposte nei più importanti musei del mondo. Suoi temi di riferimento sono esperienze umane universali come la nascita, la morte, il disvelamento della coscienza, che egli elabora attraverso il confronto con fonti artistiche occidentali e orientali e il riferimento a tradizioni religiose come il buddhismo zen, il sufismo islamico e il misticismo cristiano.

Viola ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia del 1995 e tra le sue principali mostre personali si segnalano: Bill Viola: A 25-Year Survey al Whitney Museum of American Art a New York nel 1997, The Passions presso il J. Paul Getty Museum di Los Angeles nel 2003, Hatsu-Yume (First Dream) al Mori Art Museum di Tokyo nel 2006, Bill Viola. Visioni interiori al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2008, Bill Viola presso il Grand Palais di Parigi nel 2014. Due grandi installazioni dell’artista, Martyrs (Earth, Air, Fire, Water) (2014) e Mary (2016), parte della collezione della Tate Gallery, sono in esposizione permanente presso la Cattedrale di St. Paul a Londra.

La mostra sarà visitabile fino al 23 luglio 2017 tutti i giorni 10.00-20.00, Giovedì 10.00-23.00. Dalle ore 9.00 solo su prenotazione. Accesso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura.
Informazioni:+39 055 2645155; http://www.palazzostrozzi.org
Biglietti intero € 12,00; ridotto € 9,50; € 4,00 Scuole

Manuela Bellomo